Rosa Liksom è nata nella fredda Finlandia nel ’58 ed è diventata, in breve tempo, una delle più note e apprezzate autrici scandinave, tradotta in ben 17 lingue. Risale al 1985 il suo debutto, con un’antologia di racconti e, fin da subito, ha raccolto i consensi di pubblico e critica. Ha studiato antropologia ad Helsinki e a Copenaghen, entrando poi in contatto con il mondo russo, microcosmo sempre ricorrente nei suoi successivi lavori (Stazione spaziale Gagarin, Go Mosca go). Adesso, è in libreria, edito da Iperborea, il suo Scompartimento n.6, già vincitore del Premio Finlandia 2011.
Siamo negli anni Ottanta: sul leggendario treno della Transiberiana si incontrano due individui, una taciturna studentessa finlandese e un proletario russo. Lui è un personaggio complesso, violento, antisemita, misogino, sciovinista, che ha visto fallire il grande sogno sovietico, ma non può far altro che difendere la gloriosa Madre Russia, che, nonostante tutto, ama in modo incondizionato. Lei, invece, è tormentata dal ricordo del suo ragazzo moscovita, che si è finto pazzo per non andare a combattere in Afghanistan, impazzendo poi sul serio, dopo essere stato rinchiuso in un manicomio.
L’autrice riesce a raccontare la storia di un grande Paese tramite le vicende private di due destini opposti, che finiscono con il rappresentare un popolo intero, disilluso ma fiero, rude ma sentimentale, che vive nella nostalgia del passato e, contemporaneamente, è avviato verso un futuro incerto.
Scompartimento n.6 è disponibile su InMondadori a questo link, con il 15% di sconto.