È prevista per il 6 marzo l’uscita nelle sale di Felice chi è diverso di Gianni Amelio. Una pellicola che arriva dopo il coming out del regista, in questi giorni a Roma per presentare il suo documentario.
Si tratta di un film incentrato sul tema dell’omosessualità in Italia, dall’epoca fascista ai giorni nostri. Secondo Amelio, il più grande coming out del mondo è stato quello di papa Francesco, il quale, dopo la nomina a pontefice, ha affermato: «Chi sono io per giudicare un omosessuale?».
«Felice chi è diverso è un documentario che racconta come la battaglia dell’omosessualità non sia finita e, il fatto che ci sia un Papa che riconosca il problema in maniera cristiana e aperta, è una grande evento storico. Ci sono stati papi che hanno detto cose nefaste verso l’omosessualità, che non è violenta, né peccaminosa, ma solo naturale» ha dichiarato Amelio. Attraverso immagini e testimonianze dirette, vengono presentate le storie di chi è stato omosessuale in epoche diverse dalla nostra.
Racconti che aiutano a capire meglio la questione dei gay, soprattutto ai giorni nostri, dove l’intolleranza ancora esiste, così come gli atti di discriminazione e le intimidazioni. Questo documentario vuole essere un piccolo passo in avanti, per prendere maggiore consapevolezza di una condizione naturale, come l’ha definita Amelio, di gente che si vuole bene e vuole farlo alla luce del sole. Perché, in fondo, diverso da chi?