In questi giorni Sellerio ha riproposto un incalzante giallo, nato dalla penna del britannico Colin Dexter, uno dei maggiori esponenti del poliziesco contemporaneo. Si tratta di Il mistero del terzo miglio, con protagonista l’ormai famoso ispettore capo Morse, reso popolare anche da una serie televisiva, andata in onda in Gran Bretagna tra il 1987 e il 2000. L’attore che allora interpretava Morse, John Thaw, è poi morto nel 2002: allora Dexter, d’accordo coi produttori, ha proposto una nuova serie con protagonista il sergente Lewis (interpretato da Kevin Whately), l’ex spalla di Morse, promosso ispettore dopo la scomparsa del suo capo.
Come tutti i romanzi di Dexter, trova spazio la tipica comicità inglese, la letteratura e la musica. Pubblicati nel nostro paese inizialmente da Longanesi e poi da Mondadori, i volumi su Morse restarono poi per molto tempo fuori catalogo, almeno finché la Sellerio non ha deciso di riproporli con una nuova traduzione (a novembre 2013 è uscito I primi casi dell’ispettore Morse). In Il mistero del terzo miglio, si parte con un cadavere mutilato, recuperato in un canale nei pressi di Oxford. Il corpo non ha né la testa, né mani o gambe. Solo un biglietto nelle tasche di ciò che resta dello sfortunato sconosciuto: prima di tutto sarà necessario capire chi è la vittima, perché quel biglietto è così importante e, ovviamente, chi può essere l’autore di un gesto così efferato.
Un caso che potrebbe avere radici lontane, che comunque conducono inequivocabilmente all’università di Oxford, dove anche Morse dovrà fare i conti con i fantasmi del passato. Lì, in quei cortili, c’è qualcuno che cova sentimenti di vendetta, chi si abbandona a violenze inaudite: così le morti si moltiplicano, il mistero s’infittisce, mentre Morse, con fatica, farà di tutto per giungere a una conclusione.
(John Thaw e Kevin Whately)