Hoffman "ricreato" al computer per "Hunger Games"

“The show must go on”, lo spettacolo deve continuare, cantavano i Queen nell’omonima canzone, e non sbagliavano. Prendiamo il caso di Philip Seymour Hoffman: la sua scomparsa ha gettato nel dolore e nell’incredulità la famiglia, gli amici, i colleghi ma anche i semplici appassionati. E ha messo nei guai i produttori: ma mentre Ezekiel Moss, la pellicola che Hoffman doveva dirigere, non sarà venduta all’European Film Market di Berlino ed è attualmente in stand-by, i produttori di Hunger Games – Il canto della rivolta parte 1 e 2 dovrebbero cavarsela.

Nell’ultimo periodo, infatti, Hoffman (che aveva già recitato in Hunger Games – La ragazza di fuoco) aveva terminato le riprese della prima parte dell’ultimo capitolo della saga cinematografica tratta dai libri di Suzanne Collins. L’overdose di eroina che ne ha stroncato la vita gli ha però impedito di portare a termine le riprese del secondo capitolo. Tuttavia, stando a quanto trapela dalla casa di produzione Lionsgate, il danno è più contenuto di quanto non si pensasse: Hoffman aveva già girato la quasi totalità dei ciak (è morto una settimana prima della fine delle riprese), tranne una scena particolarmente importante nell’economia del film.

I produttori ora stanno cercando di capire come rimediare e l’ipotesi più plausibile sembra essere quella della “computer graphic”, ovvero di “ricreare” Hoffman al computer.

Ad ogni modo, l’uscita americana del film è confermata: a novembre di quest’anno arriverà Il canto della rivolta – Parte 1, nello stesso mese del 2015 la seconda e ultima parte.

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