Un libro di immagini per raccontare la “Grande bellezza”

Siamo tutti curiosi di vedere se il prossimo 2 marzo La grande bellezza si porterà a casa l’Oscar come miglior film straniero (le possibilità sono ottime, ma non si sa mai…). Ormai è nota a tutti la storia di Jep Gambardella, questo bizzarro personaggio inserito in una Roma decadente, alla costante ricerca della “grande bellezza”, che poi s’identificherà con un ritorno alla origini («perché le radici sono importanti»).

Nel frattempo, perché non ripercorrere visivamente gli attimi di autentica bellezza che hanno caratterizzato il film? Immagini dentro e fuori dal set, realizzate da Gianni Fiorito e raccolte nel libro La grande bellezza. Diario del film (Feltrinelli). 

La prefazione del volume è a cura dello stesso Paolo Sorrentino, che ci presenta la sua Roma e il perché del titolo del film («Ho sempre frequentato un piccolo, pudico pensiero: che a vedere il male dovunque si rischia di diventare davvero qualcosa che ha a che fare col male, o quantomeno di diventare, agli occhi di noi stessi, inospitali. Insomma, mi sono accanito giorno e notte a fare film non per puntare facilmente il dito contro ciò che non va, ma l’ho fatto per cercare la bellezza e il sentimento dappertutto. Anche nelle cose che, nell’opinione dominante, non vanno bene»).

Vi ricordiamo, che con La grande bellezza, sono candidati all’Oscar per la stessa categoria The hunt, The broken circle breakdown, The missing picture e Omar

foto: © Gianni Fiorito


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