"Il dottor Stranamore" di Kubrick compie 50 anni

Il 29 gennaio del 1964 arrivava per la prima volta nei cinema Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, uno dei classici di Stanley Kubrick. La pellicola, basata sul romanzo Allarme rosso di Peter George (1958), è una delle più spietate ed irriverenti satire antimilitariste che siano mai state mostrate sul grande schermo.

Lo scenario che ipotizza Kubrick è quello della terza guerra mondiale. Un bel giorno, il generale Jack D. Ripper (“ripper” si traduce con “squartatore”…) dà di matto e, convinto che i comunisti stiano per conquistare gli USA, fa partire la procedura militare prevista in caso di attacco nucleare (il “piano R”). I B52 americani si dirigono verso la Russia, pronti a sganciare le bombe H.

Cercano di sbrogliare la matassa prima l’ufficiale inglese della Royal Air Force Lionel Mandrake e poi il presidente degli Stati Uniti, ma con risultati scarsi, legati soprattutto alla loro inettitudine. Entrambi i personaggi furono interpretati da un Peter Sellers in stato di grazia, così come un terzo, quello del folle dottor Stranamore, un ex scienziato nazista ora riciclatosi come consulente del governo («Senza dubbio, mein Führer… cioè, volevo dire, signor Presidente…»).

Kurbick, dopo Paura e desiderio (1953), Orizzonti di gloria (1957) e prima di Full Metal Jacket (1987), si serve di nuovo della guerra come “condensatore” di quella follia che vedeva latente nel mondo, nella famiglia (Shining) e nella società (Arancia meccanica). Il risultato è un capolavoro a cui rendiamo omaggio mostrandovi alcune delle migliori sequenze trovate su YouTube (occhio all’ultimo video, la “cavalcata atomica”, se non avete visto il film):

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