Mercoledì 29 gennaio arriverà in libreria, edita da Bompiani, Illmitz, opera prima e mai pubblicata di Susanna Tamaro.
Un primo manoscritto, tenuto segreto fino ad oggi: «Pubblicarlo prima non avrebbe avuto senso» avrebbe detto la scrittrice. È un libro su cui sono nate diverse leggende, poiché a lungo si è parlato di uno scritto della Tamaro, apprezzato da Claudio Magris e Giorgio Voghera, che i due avrebbero tentato, invano, di far pubblicare. Oggi sembra essere arrivato il momento giusto e finalmente i lettori avranno modo di immergersi nel percorso di crescita e formazione di un ragazzo di venticinque anni, che parte da Triste alla volta di Illmitz. Il suo è un viaggio alla scoperta delle proprie origini, prima del trasferimento della famiglia dall’Austria al Carso.
Un’uscita perfetta per celebrare un altro evento importante: quest’anno sarà celebrato il ventennale dalla pubblicazione del più grande successo della Tamaro, Va’ dove ti porta il cuore, best seller che ha venduto quindici milioni di copie in tutto il mondo. È un racconto che investe tre generazioni, da Olga a Ilaria e Marta, in forma epistolare, una lunga lettera-diario di Olga alla nipote Marta, in cui le racconta gli episodi più importanti della sua vita: dall’infanzia a Trieste, all’infelice matrimonio con Augusto, alla relazione con un medico, da cui ha avuto Ilaria, ragazza dalla psiche fragile, destinata a una tragica fine. Dal libro, Cristina Comencini ha tratto un film omonimo, con Virna Lisi e Margherita Buy.