David Crosby è uno che non habisogno di presentazioni, una leggenda del folk e della psichedelia americana. Molti lo ricordano per essere uno dei fondatori dei Byrds o per il sodalizio con Graham Nash e Stephen Stills (e Neil Young), ma Crosby ha alle spalle anche una carriera solista di tutto rispetto (anche se con pochi titoli), tra cui svetta soprattutto il debutto, If I could only remember my name, del 1971.
Dal 1993, anno di Thousand roads, Crosby non pubblicava più un album di studio da solista (nel 2001, con i CPR, aveva dato alle stampe Just like gravity). Ora, a distanza di ventuno anni, il songwriter ha scelto di tornare in pista: Croz, il nuovo disco, uscirà il 27 gennaio in Inghilterra e il 28 negli USA, per la Blue Castle Records, l’etichetta da lui fondata con Nash.
Croz è prodotto da Crosby con James Raymond (il figlio, con cui Crosby ha scritto alcuni brani) e Daniel Garcia. Tra i collaboratori dell’album figurano anche Wynton Marsalis (Holding on to nothing), Leland Sklar (Find a heart), Steve Tavaglione (Morning falling, Find a heart) e Mark Knopfler (What’s broken).
Quella con Knopfler, in particolare, è una collaborazione nata su un suggerimento dei promoter italiani di Crosby, Mimmo D’Alessandro e Adolfo Galli, titolari della D’Alessandro & Galli. «David per noi è diventato come un amico di famiglia», hanno spiegato i due promoter a Rockol. «Ci trovavamo con lui a Los Angeles quando, sapendo del suo nuovo progetto solista, gli abbiamo lanciato l’idea che lui ha subito accolto con entusiasmo. È piaciuta anche a Knopfler e al suo manager, Paul Crockford. Anche con Mark abbiamo un bellissimo rapporto che prosegue dagli anni ’90».
Quello tra Knopfler e Crosby non è il primo incontro stimolato da Galli e D’Alessandro: furono loro a spingere a collaborare& Zucchero e Miles Davis, Pino Daniele e Randy Crawford, e lo stesso Crosby con Enzo Avitabile, per il film di Jonathan Demme.
Crosby ha confermato che la pubblicazione dell’album sarà accompagnata da un tour che partirà il 28 gennaio e sarà localizzato, per il momento, solo negli USA. Il repertrorio spazierà su tutta la discografia dell’artista, solista e non. Chissà che l’ex Byrds non faccia una capatina anche in Europa, magari in Italia…