"Sarebbe stato facile": debutto alla regia di Graziano Salvadori

Esce domani nelle sale Sarebbe stato facile, esordio alla regia del comico toscano Graziano Salvadori.

Un lungometraggio che riflette sull’attuale tema delle unioni gay, un progetto nato da una conversazione di Salvadori con un amico omosessuale, che gli fece notare la fortuna degli eterosessuali di potersi sposare e avere dei figli.

«Non serve la legge sull’omofobia, serve insegnare ai bambini, fin dai tempi della scuola, che esistono vari tipi di famiglie» ha dichiarato il regista. Nel film ci sono due coppie, di due uomini e due donne, così desiderosi di avere un figlio, al punto di inscenare due falsi matrimoni incrociati, in modo da fare richiesta legale di adozione.

«Molte persone si sposano per nascondere la propria omosessualità, stando male tutta la vita. Qui, invece, i protagonisti si sposano per portare avanti un progetto» ha commentato Salvadori.

E la posizione attuale della Chiesa rispetto al tema? Nel film essa benedice la famiglia allargata: «Per fortuna attualmente c’è una straordinaria apertura da parte della Chiesa e del papa verso l’omosessualità. Mi vengono in mente le bellissime parole di papa Francesco: Chi sono io per giudicare l’omosessualita?».

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