“Andrej Tarkovskij: il potere del cinema” è il titolo di una mostra che inaugurata oggi al TecnoPolo Tiburtino di Roma, in occasione dell’anniversario della nascita del cineasta russo (4 aprile 1932). La mostra, aperta fino al 4 maggio, ripercorre la vita di Tarkovskij nei suoi molteplici aspetti, quello di regista appunto, ma anche filosofo, esteta e uomo profondamente turbato di non potere tornare nella sua terra: dissidente URSS, morì a Parigi il 29 dicembre 1986.
Oggetti di scena e ben 300 fotografie, provenienti dall’archivio di Tarkovskij, esposti nei 700 metri quadrati del Tecnopolo, secondo un ben preciso percorso, volto a collegare l’estetica di Tarkovskj con l’arte contemporanea e i nuovi media. L’organizzatrice è Donatella Baglivo, filmmaker e documentarista, autrice di tre documentari sul maestro (Il cinema è un mosaico fatto di tempo del 1982, Un poeta nel cinema del 1983 e il backstage di Nostalghia, 1984). L’esposizione, invece, è curata da Mario Mei e Venelin Kondov.