Piergiorgio Pulixi – Una brutta storia

Un gruppo di scrittori che si «propone di sabotare l’industria della menzogna [….] la macchina di disinformazione che c’è in Italia, che cerca di nascondere alcune storie, storie negate che non trovano spazio sui media». Questo è lo scopo del collettivo Sabot che, attraverso il genere noir, tenta di fornire uno «strumento di lettura della realtà». Capita allora che nella realtà del nord-est italiano trovino posto dei poliziotti corrotti, capeggiati dal truce Biagio Mazzeo, pronto a tutto pur di fare soldi a palate. Mazzeo è il protagonista di Una brutta storia di Piergiorgio Pulixi, già autore un paio di anni fa di Un amore sporco, inserito in Donne a perdere, un progetto (a cura di Massimo Carlotto) che riuniva tre scritti noir in un unico volume.

In questa sorta di Romanzo criminale, Pulixi delinea un microcosmo di illegalità interno alle forze di polizia. Sembra una grande e bella famiglia quella di Mazzeo, eppure c’è qualcosa che non funziona: i suoi componenti, pur proteggendosi a vicenda, custodiscono dei terribili e inconfessabili segreti che compromettono irrimediabilmente la loro integrità morale e i legami affettivi. Così, in nome della “famiglia”, i suoi membri uccidono, truffano, manipolano, diventano mistificatori della verità, contaminano in negativo tutto ciò che di buono li circonda e con cui vengono a contatto.

Pulixi è uno scrittore di indubbio talento, capace di raccontare per oltre quattrocento pagine una vicenda costituita da più episodi paralleli, donando a ciascuno profondità e completezza, analizzando con minuzia gli stati d’animo e il vissuto, passato e presente, dei vari personaggi coinvolti. La narrazione è scorrevole e coinvolgente: quella riportata nero su bianco è “una brutta storia” di cronaca – in questo caso inventata, ma non così lontana dalla realtà di tutti i giorni –, “brutta” nel degrado etico dei suoi protagonisti, ma senz’altro ben scritta da un punto di vista formale. L’autore è abile nel ritrarre il sistema in cui si muovono i suoi soggetti, riservando ai lettori dei colpi di scena che contribuiscono a rendere l’opera un lavoro di ottima fattura. Piergiorgio Pulixi non è un neofita in fatto di noir ma, grazie a questo libro, il suo è diventato un nome da tenere decisamente d’occhio.

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