Batman begins e Il cavaliere oscuro, i primi due capitoli della trilogia sull’Uomo pipistrello firmata da Nolan, sono due realizzati cinematografici di ottima qualità, e per questo, premiati da pubblico e critica. C’è da riconoscere, però, che l’ultimo capitolo appena uscito nelle sale, Il cavaliere oscuro. Il ritorno, è un prodotto ancor più superlativo, sia per la sceneggiatura che per il cast di attori, con l'”uomo senza sonno”, Christian Bale, ancora una volta all’altezza delle aspettative.
Premessa: evitate Wikipedia come la peste, poiché vi svela per filo e per segno la trama, finale compreso. Noi de «La bottega di Hamlin» ci limitiamo a dirvi che Batman dovrà affrontare il mercenario Bane, un individuo grande e grosso, con una strana maschera che gli copre il naso e la bocca. L’energumeno non esce dal nulla, egli è affiliato alla Setta delle ombre che avevamo già incontrato nel precedente Batman begins. Il film non è solo la lotta dell’eroe mascherato contro l’ennesimo nemico, ma anche una riflessione sulla massima “il denaro non fa la felicità”, almeno non quella di Bruce Wayne, filantropo e miliardario frustrato, senza una famiglia o dei veri amici, a eccezione del fido maggiordomo (Michael Caine) e del commissario Gordon (Gary Oldman). Non mancano i richiami a tematiche d’attualità nel passaggio in cui Bane riesce a scatenare la popolazione di Gotham City contro i ricchi della città, che diventano oggetto di processi in cui il giudice è il pazzo Jonathan Crane (lo Spaventapasseri), che si concludono sempre con delle sentenze di morte. La rivoluzione sociale è la risposta ad anni di iniquità, quasi un monito del regista a quelle che potrebbero essere le conseguenze dell’attuale crisi economica, che comporta un sempre più marcato divario fra ricchi e poveri.
Centosessanta minuti carichi d’adrenalina: la pellicola non registra momenti di stanchezza, la storia prosegue fluida fino alla fine, quando si sveleranno le carte e si giungerà all’epilogo dei fatti narrati. Da un confronto diretto con altri spettatori, abbiamo raccolto solo un paio di critiche negative sul film (in fondo è giusto così, dal momento che tutti i prodotti artistici sono soggetti a giudizi sulla base di gusti personali), mentre abbiamo riscontrato la generale tendenza a promuovere con entusiasmo Il cavaliere oscuro – Il ritorno: alcuni lo consideravano quasi il film dell’anno e noi siamo del parere che, se non proprio il film dell’anno, si tratta comunque di una delle migliori pellicole del 2012.