Paolo Sorrentino – Le conseguenze dell’amore

Titta Di Girolamo da otto anni vive in un albergo svizzero. Da dieci appartiene alla “setta degli insonni”, quelli che hanno un’unica ossessione, addormentarsi. Da ventiquattro anni, tutti i mercoledì mattina, alle dieci in punto, s’inietta una dose di eroina. In camera nasconde una pistola, un’arma che non ha mai usato, e una o due volte alla settimana gli viene consegnata una valigia contenente del denaro da depositare in un conto a suo nome. Da due anni Sofia, dipendente dell’hotel, cerca di stabilire con lui un contatto, mentre Titta si forza a evitarlo, nonostante si senta intimamente attratto dalla ragazza.

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«Mai sottovalutare le conseguenze dell’amore»: è proprio nel rapporto con Sofia che si svela il lato vulnerabile del protagonista, quella fragilità che lo porterà al riscatto etico finale. La sua condizione gli impone un atteggiamento dimesso: Titta è un ex commercialista che ha investito per conto di Cosa Nostra del denaro in borsa, perdendone buona parte. L’esilio forzato nell’albergo, e i regolari, loschi traffici di denaro, sono una diretta conseguenza delle sue azioni, però non sappiamo fino a che punto l’uomo sarà in grado di reggere non solo la tensione, ma anche lo stile di vita monotono e apatico a cui è costretto (oltre che la perdita del libero arbitrio). Solo due cose sono certe per Titta Di Girolamo: i pochi, intensi attimi vissuti con Sofia e il rapporto d’amicizia con Dino Giuffré, perché nonostante i due non si vedano da vent’anni, «quando si è stati amici una volta, lo si è per tutta la vita».

Il successo del film va principalmente all’ottima performance di Toni Servillo: bastano un gesto, uno sguardo, un movimento, e l’attore ci regala un personaggio capace di tenere lo spettatore col fiato sospeso, affascinante e misterioso nonostante trascorra molto tempo in silenzio, tanto che a un certo punto Sofia gli farà notare che la tattica del silenzio non sempre funziona, e che arriva un momento in cui bisogna per forza dire qualcosa. La ragazza sarà l’unica a cui Titta racconterà la sua storia, infrangendo il muro di omertà e solitudine che aveva costruito. Nessuno può vivere senza amore, con la premessa che ci sono delle regole da rispettare, la prima delle quali è rendersi vulnerabili per permettere agli altri di amarci e permettere a noi stessi di amare. L’amore è l’unico sentimento al mondo le cui conseguenze sfuggono al nostro controllo, anche all’attenta pianificazione del rigoroso Titta Di Girolamo.

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