Lee Martin – Che fine ha fatto Miss Baby?

Quando inizi a leggere Che fine ha fatto Miss Baby?, una delle ultime uscite della Newton Compton, capisci subito di avere a che fare con un finalista del premio Pulitzer: la scrittura di Lee Martin, infatti, è così limpida ed evocativa da riuscire a rendere interessanti anche quei passaggi che per necessità narrativa sono meno movimentati rispetto al clou dell’azione.

E di azione, in questo romanzo, non ce n’è poi molta (il che non è necessariamente un male): Che fine ha fatto Miss Baby?, infatti, è un thriller psicologico lento e ossessivo, che trascina magistralmente il lettore in una spirale morbosa e sfiancante, un tarlo che lavora nelle menti dei protagonisti, diffondendosi e proliferando come un cancro – o come un virus – che contamina i pensieri e determina le azioni, fino alle estreme conseguenze.

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La trama

Per quanto riguarda la struttura narrativa, il romanzo è perfettamente costruito: le vicende delle due protagoniste, la giovane Laney, appena diciannovenne, e Miss Baby, scorrono su due binari perfettamente paralleli, quasi non c’entrassero nulla l’una con l’altra, finché qualcosa – o meglio qualcuno – fa capire al lettore quanto in realtà esse siano strettamente legate. Laney vive nella desolata provincia dell’Illinois, dove condivide un camper con le amiche Delilah e Rose, trentacinquenni single che pur di trovare l’amore sono disposte anche a ricorrere alla magia nera. Quando all’orizzonte compare Tit, musicista belloccio e superficiale, il sottile equilibrio tra le due va in frantumi; incapace di rinunciare all’amicizia di una delle due, in balìa di sentimenti contrastanti e confusi, Laney finisce per entrare in un gioco più grande di lei, contaminata da un odio che crescerà sino a diventare inarrestabile, alimentato da bugie e pregiudizi…

Miss Baby invece vive in Texas: è una giovane donna completamente sola, delusa e umiliata da tutti gli uomini che ha incontrato fino allora. Un giorno, per caso, conosce un uomo dolce e gentile, che ha perso la memoria: non sa chi è né da dove viene, e d’istinto Miss Baby decide di fargli credere di essere sua moglie. Lo porta a casa con sé, coltivando l’illusoria speranza di iniziare una vita felice insieme, pur consapevole che non potrà durare; molto presto, infatti, Miss baby scoprirà il terribile segreto che quell’uomo apparentemente innocuo nasconde…

Che fine ha fatto Miss baby? – La recensione

Se l’intento dell’autore era quello di mostrarci il male in tutta la sua banalità, di illustrare il corso che l’idea dell’omicidio percorre nella mente di persone comuni, non particolarmente perverse né cattive – ed è questa la cosa che sconcerta di più –, ma solo tremendamente sole, allora si può sicuramente affermare che con quest’opera Martin ha colto nel segno. Perché i mostri non esistono, o per lo meno non sempre coloro che uccidono sono “mostri” nel senso comune del termine: molto, troppo spesso il male germoglia nella vita quotidiana, sorgendo quasi dal nulla, prima sotto forma di un pensiero un po’ insistente, che poi si trasforma un’ossessione, finché, molto spesso per puro caso, si arriva all’azione.

L’autore gioca sapientemente sul confine labile che intercorre tra bene e male, odio e amore, mostrando al lettore come il bisogno profondissimo d’amore, i vuoti affettivi e i traumi infantili siano in grado di generare mostri, e come la paura di restare soli spesso sia così potente da spazzare via tutto il resto, legami, amicizie e finanche ogni residuo di umanità.

Un romanzo particolare e un thriller piuttosto anomalo, che scava nell’anima di uomini e donne senza prospettive, persi in una periferia che non offre loro alcuna possibilità di riscatto, assetati di un amore che non arriverà mai, perché niente è in grado di colmare il vuoto di affetti, sentimenti e interessi di chi, come loro, non ha davvero nulla da perdere.

copertina
Autore
Lee Martin
Casa editrice
Newton Compton Editori
Anno
2011
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
245
ISBN
9788854133921
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