Jane Campion – Lezioni di piano

Con Lezioni di piano, Jane Campion si aggiudicò tre premi Oscar nel 1994 e circa una trentina di altri riconoscimenti internazionali (tra cui la Palma d’oro a Cannes, ex equo con Addio mia concubina di Chen Kaige). Merito anche di un cast eccezionale, che annovera la piccola Anna Paquin, Holly Hunter e Harvey Keitel (che qualche anno dopo tornerà, con Kate Winslet, in un altro splendido film della Campion, Holy Smoke – Fuoco sacro).

Nuova Zelanda, 1825. Ada non parla dall’età di sei anni. Ormai adulta, madre di Flora, accetta la proposta di matrimonio di Alisdair, un ricco proprietario terriero. Gli unici strumenti per comunicare con il mondo esterno sono la figlia, che conosce il linguaggio dei segni, e il suo adorato pianoforte. Il primo incontro tra Alisdair e Ada non è dei migliori, poiché sono due caratteri chiaramente incompatibili; in più, l’uomo si rifiuta di recuperare il prezioso strumento rimasto sulla spiaggia. Nell’isola vive anche Baines, considerato da tutti un selvaggio per il suo rapporto d’amicizia con i nativi maori, il quale rimane fortemente affascinato dalla donna e si attiva per trasferire lo strumento nella sua casa. Ada è arrabbiata per la situazione, in quanto considera Baines un incolto, incapace di apprezzare veramente la musica. Tuttavia, con l’approvazione del marito, comincia a frequentarne la casa per suonare il pianoforte.

Quando si racconta una storia d’amore si rischia il più delle volte di cadere in facili sentimentalismi, mentre Lezioni di piano evita accuratamente la trappola. Baines e Ada sono le classiche due solitudini che si incontrano e si riconoscono, ma in loro non c’è un tentativo di coalizzarsi apertamente contro il mondo che li emargina, solo il desiderio di costruire un microcosmo dove coltivare il loro sentimento. Il desiderio di Baines per Ada è struggente: non si tratta solo di esigenza sessuale, ma di bisogno di lei in quanto essere umano, oltre che della sua sensibilità musicale. «Ada, io sono infelice perché ti voglio, perché la mia mente si accanisce su di te e non pensa ad altro, per questo soffro. Sono malato di desiderio, non mangio più, non dormo più. Ada, se sei venuta e non senti niente per me, vattene»: la donna resta con lui quella volta, poi molte altre volte. Si concretizza così l’unione quasi chimica di due affinità elettive ai danni del povero Alisdair che, dopo un terribile e ingiusto gesto nei confronti di Ada, si vede costretto a lasciarla andare, per evitare che lei si lasci morire in seguito alla forzata separazione da Baines.

 

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