In queste settimane la casa editrice nottetempo porta in libreria il romanzo Piccoli preludi, di Helen Garner. Il volume esce con la traduzione di Milena Sanfilippo.
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Piccoli preludi è un capolavoro finemente inciso che celebra la bellezza enigmatica e la fragilità dell’esistenza.
Piccoli preludi – Helen Garner
Anni Ottanta, periferia di Melbourne. Dexter e Athena Fox conducono una vita tranquilla con il figlio maggiore Arthur e il piccolo Billy, affetto da disabilità. La loro casa è spartana, quasi povera – “le pareti tutte crepate, i pavimenti inclinati e le porte traballanti negli stipiti” –, ma dentro contiene un mondo ricco d’amore e condivisione.
Tutto cambia, però, quando Dexter si imbatte in un’amica di vecchia data, Elizabeth, che entra nella loro quotidianità con la sorella minore Vicki. L’arrivo delle due giovani donne stravolge le abitudini dei Fox e il loro piccolo universo si apre all’ambiente bohémien della città, dove le consuetudini borghesi sono rigorosamente bandite e a governare è solo il desiderio. Il rapporto tra Dexter e Athena verrà messo alla prova, facendo affiorare in superficie tutti i loro segreti e i bisogni taciuti.
La prosa di Garner, come ha scritto Ben Lerner, è “una singolare combinazione di intimità e lontananza”, e riesce così nell’impresa di catturare il sentimento e le contraddizioni di un’intera epoca. Insieme a lei ci affacciamo in punta di piedi e restiamo in ascolto delle vite inquiete e imperfette di questi personaggi, sempre alla ricerca di connessioni in un tempo che sfugge loro dalle dita.
L’autrice
Helen Garner è nata nel 1942 a Geelong, e ha studiato alla Melbourne University. Ha insegnato nelle scuole secondarie fino al 1972, quando è stata licenziata per aver risposto alle domande dei suoi studenti sul sesso, e ha quindi iniziato a scrivere articoli giornalistici per guadagnarsi da vivere. Come piombo nelle vene (nottetempo, 2024), suo libro d’esordio, le è valso il National Book Council Award nel 1978. Da allora Garner ha pubblicato numerose opere di narrativa e saggistica e prodotto lungometraggi. Il suo romanzo più recente, La stanza degli ospiti (Mondadori, 2009), ha vinto diversi premi ed è stato tradotto in molte lingue. Piccoli preludi (1984) è per molti il suo capolavoro. Riscoperta negli ultimi anni da critica e pubblico, è oggi considerata la maggior scrittrice australiana vivente.
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