Videogame

Generi letterari e videogame: l’horror

La letteratura è da sempre fonte di ispirazione per i più differenti adattamenti: da innumerevoli opere letterarie, a partire da quelle più antiche come i poemi epici di Omero, sono stati tratti ancor più adattamenti, capaci di raccontare una storia attraverso differenti mezzi. Dal cinema all’animazione, passando per i comics e, da ultimo, arrivando al mondo del videogioco: è proprio su questo che ci vogliamo soffermare, vedendo in che modo la letteratura horror venga adattata dal mezzo videoludico.

Quello del gaming, in effetti, è un mondo in sostanziale equilibrio: ad opere originali e talvolta persino autoriali si affiancano tanti adattamenti. Basti pensare ai videogiochi basati sui film, con per esempio Sigourney Weaver che qualche anno fa ha ripreso il suo storico ruolo per un videogioco basato su Alien, o su comics, dai supereroi americani al fumetto europeo. La letteratura horror, però, non sempre arriva nel videogioco come vero e proprio adattamento: in molti casi infatti i videogiochi horror risultano essere opere originali o ispirate a opere letterarie, delle quali ripropongono alcune tematiche ricorrenti.

Uno dei mostri per eccellenza è senza dubbio lo zombie: non si contano le opere che tra cinema, fumetti e serie tv abbiano messo in scena una qualche epidemia di zombie. Si tratta di un tema che, anche nel videogioco, è stato usato in innumerevoli modi, ma per sua stessa natura principalmente in contesti legati alla sopravvivenza. Normalmente l’aspetto horror, in questi casi, è legato alla necessità di far fronte a svantaggi prima di tutto numerici. I protagonisti devono affrontare nemici che fanno del numero la loro forza, recuperando risorse tecnologiche ormai inutili e abbandonate. Esempio tipico in tal senso è senz’altro la serie Resident Evil, ma anche altre come Dying Light o Dead Island: in tutti questi casi ci si trova a dover raccogliere risorse preziose mentre si evitano, o se necessario si combattono, gli zombie. Un concetto utilizzato anche da giochi più narrativi: da Days Gone, dove uno dei nemici più pericolosi sono le orde di zombie, fino a The Last of Us, celebrato proprio per la sua storia e adattato anche in serie tv in attesa di una seconda stagione.

Molto apprezzato in termini videoludici è anche un altro mostro, trattato soprattutto nella letteratura horror gotica: il vampiro. In questo caso i titoli riprendono proprio gli aspetti più gotici delle opere letterarie, Vampire the Masquerade, per esempio, è una serie di videogiochi adattati dell’omonima serie di giochi di ruolo dalla quale eredita la struttura RPG, mentre Vampyr vira più sul genere Action RPG scegliendo un’ambientazione particolarmente cara alla letteratura gotica come la città di Londra, in questo caso nei primi del ‘900.

generi letterari e videogame

Non è comunque detto che i temi e le creature tipiche dell’horror vengano riproposte nei loro tratti più inquietanti; è anzi vero il contrario, ossia che vengano utilizzati in videogiochi che li trattano da un punto di vista tutt’altro che spaventoso. Prendiamo per esempio Plants vs Zombies: si tratta di un titolo nel quale, utilizzando diversi tipi di pianta, bisogna difendere un obiettivo dall’attacco di un esercito di zombie, ritratti in maniera molto cartoonesca. Possiamo anche guardare alle slot machine, che soprattutto nella loro veste online si rifanno alle ambientazioni più varie. Scorrendo l’elenco dei titoli proposti da un operatore specializzato, per esempio, colpisce subito come tra le tante slot in lista molte siano accomunate da un approccio cartoonesco a temi tipici dell’horror: da Esqueleto Explosivo, basato sulla commemorazione messicana dei defunti, a Halloween Fortune, che riprende i simboli tipici dell’omonima ricorrenza. In questi come in altri casi l’horror è sì presente, ma sempre sfruttato più come simbolo che non come vero e proprio adattamento letterario.

Proprio guardando ai grandi nomi della letteratura, infine, persino le opere di uno scrittore come H. P. Lovecraft non hanno mai ricevuto veri e propri adattamenti. Eppure, i titoli ispirati all’autore americano non mancano, da The Sinking City a Dredge, passando per Dagon e Call of Cthulhu, pochi scrittori hanno arricchito il mondo del videogioco come Lovecraft. Tutti questi esempi sono accomunati dal non essere adattamenti a tutti gli effetti, ma piuttosto ispirati alle opere letterarie. Si può persino fare l’esempio di Sherlock Holmes The Awakened, nel quale il celebre detective è alle prese con paure e mostri lovecraftiani: lo studio di sviluppo è noto per videogiochi basati sia sui racconti di Conan Doyle che su quelli di Lovecraft, come il citato The Sinking City.

Insomma, gli amanti della letteratura horror non dovrebbero perdere le esperienze horror videoludiche. Il fatto che gli adattamenti siano rari risulta essere un fatto positivo, proponendo storie nuove ambientate in universi familiari.

SOSTIENI LA BOTTEGA

La Bottega di Hamlin è un magazine online libero e la cui fruizione è completamente gratuita. Tuttavia se vuoi dimostrare il tuo apprezzamento, incoraggiare la redazione e aiutarla con i costi di gestione (spese per l'hosting e lo sviluppo del sito, acquisto dei libri da recensire ecc.), puoi fare una donazione, anche micro. Grazie