Il narratore postumo

Sergio Zatti: Il narratore postumo

Esce in libreria in queste settimane Il narratore postumo. Confessione, conversione, vocazione nell’autobiografia occidentale. Il volume, scritto da Sergio Zatti, è pubblicato da Quodlibet.

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Il volume è articolato in quattro parti: nelle prime tre le questioni riguardano le condizioni di scrittura, il suo statuto e i suoi protocolli; nella quarta una serie di campioni testuali (da Dante a Vico, da Rousseau a Joyce, da Woolf a Sartre) mira a verificare tali questioni nel concreto della prassi autobiografica.

Il narratore postumo – Sergio Zatti

Il narratore postumoQuesto è un libro sull’autobiografia d’autore, ma non solo. Vuole essere una riflessione sulla storia dell’io in letteratura e sulle forme e le strategie della autorappresentazione. Intende documentare l’evoluzione degli assetti testuali in rapporto alle mutanti concezioni del soggetto nel corso della storia culturale.

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Oggi che siamo sommersi nell’autobiografismo di massa (diffuso sui media e sui social) e da un successo commerciale senza precedenti del life writing, il libro vuole rintracciare la genesi e gli sviluppi dell’autobiografia come genere letterario, confrontando quelle lontane radici storiche con gli esiti contemporanei.

Lo studio dedica spazio alle questioni e ai temi dell’autobiografia moderna inaugurata dalle Confessioni di Rousseau, da quando cioè la svolta romantica ha segnato un vero e proprio spartiacque espressivo: il rapporto fra verità storica e fictio, il ricordo d’infanzia e la nuova attenzione per l’io bambino, la confessione e le forme della sua secolarizzazione; e ancora, il confronto con la psicanalisi e le moderne teorie della memoria, la svolta novecentesca con Freud e Proust, il rapporto con i processi identitari di genere e di etnia, la contaminazione fra memorialistica e forme romanzesche.

 

 

L’autore

Formatosi alla Scuola Normale di Pisa, Sergio Zatti ha insegnato Storia della critica letteraria nelle università di Genova e di Pisa ed è stato visiting professor in quelle di Harvard, Yale e Berkeley. Si è occupato prevalentemente di epica rinascimentale con numerosi libri, edizioni, saggi su Ariosto e Tasso; tra gli altri si ricordano L’uniforme cristiano e il multiforme pagano (Il saggiatore, 1983), Il «Furioso» fra epos e romanzo (Pacini Fazzi, 1990), Il modo epico (Laterza, 2000).

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