Uscito in libreria per Nottetempo nel corso del 2023, Gli ultimi giorni è uno dei più importanti lavori letterari di Brian Evenson. Una storia torbida e violenta in cui il protagonista è il prototipo di non-eroe.
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Tutto sembra riportare alla violenza ne Gli ultimi giorni. Violenza che si unisce ad un senso di solitudine dei protagonisti. Brian Evenson lascia il lettore sospeso in un limbo nel quale è impossibile giudicare o prendere parte.
La trama
Dopo l’amputazione di una mano Kline, agente sotto copertura, vive un’esistenza solitaria: trascorre il tempo nel suo appartamento, refrattario a qualsiasi tipo di contatto. Un giorno, però, il telefono squilla. “È la fortuna che bussa,” dicono due sconosciuti, offrono un’interessante opportunità di lavoro.
Kline non ne vuole sapere ma i suoi interlocutori non stanno davvero chiedendo. Viene quindi portato controvoglia nel quartier generale della Confraternita della Mutilazione, ed entra nel mondo altro costruito da questa setta follemente fedele ai propri principi.
Kline deve indagare su un omicidio avvenuto nella Confraternita, ma ogni apparente verità è il frammento di un’incomprensibile opera più grande, proprio come il suo braccio tronco che termina in una mano fantasma, inesistente eppure per lui vivissima.
Mentre tenta di farsi strada in un labirinto di menzogne, minacce e inganni, Kline scopre che la sua stessa sopravvivenza dipenderà da un atto di pura volontà ed emancipazione. Nella sua ammirata postfazione Peter Straub considera Brian Evenson uno scrittore dell’estremo.
Gli ultimi giorni – La recensione
C’è una nettissima sensazione di inadeguatezza, di “estremo”, a volte quasi di disagio nel leggere Gli ultimi giorni, romanzo di Brian Evenson che ben sintetizza tutto il suo universo letterario. C’è la violenza certo, c’è il thriller che si mescola al crime e anche ad un po’ di splatter. Ma c’è soprattutto quella mancanza di appigli o di salvezza per il lettore, che proprio come i protagonisti si trovano soli.
E mentre sono soli sono costretti ad affrontare circostanze vicine all’apocalisse, immutevoli ormai. Del genere crime e poliziesco si scorgono i tratti distintivi: il detective, la violenza e le morti, i tradimenti, la ripetizione di fatti, eventi o situazioni. Ripetizioni che Evenson concepisce a volte come una sorta di specchio ed altre come capovolgimento dello status quo.
In questo vortice di eventi tutto è spinto all’estremo, all’assurdo, all’inverosimile e alla brutalità. Così i dialoghi sono brevi, diretti e concisi, con un senso di comicità nascosta che fa da contraltare al clima noir del romanzo.
Gli ultimi giorni si compone di due novelle che sono molto simili tra loro, legate come da un filo invisibile che somiglia molto ad una cicatrice. Il lettore si trova immerso nel corpo narrativo e lì capisce di essere parte di una storia che vede protagonista il detective Kline, che rappresenta il vero non-eroe letterario. Badate bene, non un anti-eroe, ma un vero non-eroe. Rifiuta i lavori che gli vengono proposti, non ha bisogno di soldi, porta all’estremo ogni situazione, è troppo depresso per indurre un cambiamento, anche su di sé.
Gli ultimi giorni è quindi un romanzo intenso che lascia perturbati, spiazzati, indecisi. Un’opera letteraria che guarda, più che alla storia, all’obiettivo finale, che in questo caso è scavare nell’oblio più profondo dell’animo umano.
#GuadagnoCommissioni
Brian Evenson
Casa editrice
Nottetempo
Anno
2023
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
256
Traduzione
Orso Tosco
ISBN
9791254800751