Autoritratto newyorkese

Maurizio Fiorino e il suo Autoritratto newyorkese

Maurizio Fiorino è l’autore del libro Autoritratto newyorkese, che la casa editrice e/o porta in libreria nel mese di settembre. Il volume esce nella Collana Dal Mondo.

Quello di Autoritratto newyorkese è il racconto di una generazione disillusa, tradita e irrimediabilmente sola, che senza punti di riferimento vive l’erotismo come una forma estrema di incomunicabilità.

Autoritratto newyorkese

Autoritratto newyorkeseNew York, 2008. Il ventitreenne protagonista ha lasciato l’Italia, per andare all’estero a studiare fotografia. Per sbarcare il lunario fa il go-go boy nei locali notturni di Alphabet City e il modello di nudo per artisti di second’ordine, trascorrendo gran parte del suo tempo libero su Craigslist alla ricerca di stanze in affitto e di sesso usa-e-getta.

È lì che incontra Louis, detto Lou, uno sregolato che passa le sue giornate in una casetta costruita su un albero, fuori città, leggendo libri fantasy. I due, dopo un’incostante e fugace frequentazione, decidono di andare a vivere insieme e mentre tentano di far quadrare i conti con i loro sogni e i rispettivi disincanti, tirano a campare alla bell’e meglio: Lou trovando lavoro in un bizzarro solarium aperto ventiquattr’ore al giorno, il protagonista in una pizzeria italiana.

Imprigionata in un’oscura e autodistruttiva ossessione reciproca, la loro diventa una storia fatta di furti in giro per i supermercati di Manhattan e di notti insonni, di pericolosi giochi d’azzardo e marchette, di pugni in faccia e diner che, in assenza di posti dove sfogare le ultime frenesie notturne, si trasformano in parcheggi dell’anima. L’esito, irrimediabilmente devastante, sembra suggerirci l’idea che bisogna precipitare nell’abisso più profondo per venire a patti con la propria integrità.

 

 

 

L’autore

Maurizio Fiorino è nato a Crotone nel 1984. Dopo un’infanzia turbolenta in Calabria si è trasferito a Bologna per frequentare il DAMS, poi a New York dove ha studiato storytelling all’International Center of Photography. Ha esposto in diverse gallerie e frequentato gli ambienti artistici newyorkesi per quasi un decennio. Nel 2014 ha esordito con il romanzo Amodio, seguito da Fondo Gesù due anni dopo. Con le Edizioni E/O ha pubblicato Ora che sono Nato e Macello. I suoi articoli sono apparsi su The Guardian, La Repubblica, D, La Lettura, L’Espresso, Il Foglio e Il Venerdì.

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