gioco e intrattenimento

Gioco e intrattenimento: quando i film hanno un insolito protagonista

Il gioco da sala trae le sue origini dall’Italia. Forse non tutti sanno che i primi spazi adibiti ad ospitare lunghe partite a carte o alla roulette sono sorti a Venezia diversi secoli fa. Nel tempo il tema del gioco ha creato anche accesi dibattiti mediatici, diventando facilmente un argomento di interesse popolare, di quelli che non potevano sfuggire all’attenzione di scrittori o sceneggiatori cinematografici. Già da diversi decenni, infatti, sono molteplici le produzioni relative ai casinò o a singole attrazioni degli stessi, che si sono fatte conoscere in tutto il mondo proprio attraverso il grande schermo. Se oggi Las Vegas viene vista da tutti come il punto di riferimento principale per i giocatori di ogni nazionalità, il merito è anche del cinema e delle storie che ha saputo raccontare toccando diversi generi.

Un film che unisce il gioco ai sentimenti è sicuramente “Rain Man – L’uomo della pioggia” con Dustin Hoffman, in cui parte della trama ruota intorno al blackjack. Il protagonista scopre non solo di non aver ricevuto dal padre l’eredità che sperava, ma addirittura di avere un fratello di cui non conservava il ricordo e che una volta ritrovato rivela di possedere grandi abilità al tavolo verde. Non sono pochi gli aneddoti relativi a questo film: ad esempio Hoffman veniva monitorato dalla troupe mentre si girava nei casinò, per impedire che si facesse attirare troppo dal tavolo verde e subisse distrazioni pericolose.

Il film più importante sul blackjack resta però “21”, che ripercorre le vicende del MIT, un gruppetto di giovani studenti americani dalle notevoli doti matematiche, che fanno sempre comodo nei giochi di carte. Forse nelle room del blackjack online diffuse oggi i ragazzi del MIT avrebbero incontrato qualche difficoltà in più nell’adottare le proprie tecniche, in primis quella sul conteggio delle carte, una pratica che oggi viene resa ancora più difficile considerando che in molte sale i mazzi vengono rimischiati dopo ogni giro. Negli anni ’80, comunque, il MIT riuscì a fare incetta di vincite presso molti casinò americani, il che portò inevitabilmente ad accrescere la loro fama.

Dinamiche più divertenti vengono invece individuate in lungometraggi come “Febbre da cavallo”, uno dei lavori più famosi di Gigi Proietti, che curiosamente ottenne più successo in tv che al cinema. La trama si basava sulle scorribande di tre amanti dell’ippica, che non avrebbero esitato ad imbrogliare pur di portare a casa una bella somma. Il film viene ricordato soprattutto per alcune battute iconiche del personaggio di “Mandrake”, interpretato dallo stesso Proietti, rimaste ancora oggi indelebili nella mente dei cultori del cinema nostrano. Dato che il gioco può permettere di vincere o perdere tutto in tempi rapidi, non sorprende che venga impiegato come espediente per dare una svolta alla vita dei protagonisti.

Un altro celebre film italiano è “Asso” con Adriano Celentano, incentrato invece sul poker. Asso è un vero e proprio campione del gioco e tende a sfidare chiunque gli capiti a tiro, senza mancare di sbeffeggiarlo con l’ironia proverbiale del “Molleggiato”. Tuttavia, la sua vita conosce una piega del tutto inaspettata e dopo essere stato addirittura fatto fuori da un sicario il personaggio continua ad agire sotto forma di fantasma per aiutare la moglie…

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