La casa editrice Ponte alle Grazie ha portato in libreria La forma del silenzio, romanzo di Stefano Corbetta. Uno sguardo profondo sulle nostre solitudini, su come il male può piegarci ma anche risvegliare le forze che ci trasformano.
La forma del silenzio parla del mistero della scomparsa di un bambino in una notte di neve e il silenzio che lascia dietro di sé. Una donna e la sua ricerca privata tra le pieghe di un passato che nasconde un segreto indicibile.
SCOPRI LO SHOP DELLA BOTTEGA. T-SHIRT E TAZZE DEI ROMANZI PIU’ FAMOSI
La forma del silenzio – Stefano Corbetta
Leo ha sei anni. È nato sordo, ma la sua infanzia scorre serenamente. Con la sua famiglia, Leo parla la Lingua dei Segni, e quella degli affetti, che assumono forme inesplorate nei movimenti delle mani dei genitori e della sorella Anna.
Ma è giunto il tempo della scuola e Leo viene mandato lontano da casa, a Milano, in un istituto che accoglie bambini come lui. Siamo ai tempi in cui nelle scuole è vietato usare la Lingua dei Segni. All’improvviso per Leo la vita diventa incomprensibile, dentro un silenzio ancora più grande di quello che ha vissuto fino a quel momento. Poi, in una notte d’inverno del 1964, Leo scompare.
A nulla servono le ricerche della polizia: di Leo non si ha più notizia. Diciannove anni dopo, nello studio della sorella Anna, si presenta Michele, un compagno di Leo ai tempi della scuola. E inizia a raccontare la sua storia, partendo da quella notte d’inverno.
L’autore
Stefano Corbetta è nato a Milano nel 1970. Alla professione di arredatore di interni ha affiancato una lunga esperienza come batterista jazz, per approdare poi alla scrittura. Ha pubblicato due romanzi: Le coccinelle non hanno paura (Morellini, 2017) e Sonno bianco (Hacca, 2018). È stato incluso nell’antologia Lettere alla madre (Morellini) e nelle raccolte di racconti Polittico (Caffèorchidea) e Mosche contro vetro (Morellini). Ora ecco La forma del silenzio. Il suo sito è www.stefanocorbetta.com