L'orma Editore

L’Orma Editore e tre nuovi titoli in libreria

L’Orma Editore ha adagiato sugli scaffali delle librerie tre nuovi romanzi coi quali riscaldarsi i pensieri in queste prime, piovose, serate di novembre. Ci sono Annie Ernaux, Irmgard Keun, René Barjavel. Ecco un’anticipazione sulle tre nuove uscite per L’Orma Editore.

L'orma EditoreAnnie Ernaux – L’evento
Spietato romanzo di un’«esperienza umana totale», L’evento è la cronistoria di un avvenimento individualmente e politicamente trasformativo: un’interruzione clandestina di gravidanza, nel 1963, quando l’aborto in Francia è ancora illegale. Calandosi «in ogni immagine, fino ad avere la sensazione fisica di “raggiungerla”», Ernaux indaga la memoria come strumento di conoscenza del reale e apre uno spazio letterario di testimonianza per generazioni di donne escluse dalla Storia.
Ottobre 1963: una studentessa ventitreenne è costretta a percorrere vie clandestine per poter interrompere una gravidanza. In Francia l’aborto è ancora illegale…

 

 

 

 

Dopo mezzanotte

Irmgard Keun – Dopo mezzanotte
L’autunno è anche la stagione del ritorno in libreria per L’Orma Editore di Irmgard Keun. Dopo gli amori di Gilgi, le peripezie di Doris e le disavventure di Una bambina da non frequentare è la volta di un’altra giovane protagonista al femminile, Sanna, una diciannovenne che vive, sogna e ama nei difficili anni della Germania hitleriana. In Dopo mezzanotte Keun racconta in presa diretta, e con un’ironia a maggior ragione stupefacente, quella meschinità che produce e alimenta i regimi di ogni tempo, regalandoci un prodigio di densità e leggerezza.
Germania 1936: due notti indiavolate, trascorse tra feste eleganti e chiassose birrerie. Una diciannovenne come tante e con una gran voglia di ridere si ritrova a decidere della…

 

 

 

 

sfaceloRené Barjavel – Sfacelo
Scritto nel 1942, ritenuto un classico della distopia, Sfacelo mette in scena un futuro in cui il mondo è interamente governato dalle macchine. Nella Francia del 2052, l’elettricità viene però improvvisamente a mancare, e di lì a breve le città sono travolte da incendi devastanti. Le riserve d’acqua evaporano, la temperatura si fa insostenibile, la legge della sopravvivenza soppianta ogni altro ordinamento. Quella di René Barjavel è una parabola ecologica perfettamente congegnata che, ambientata in un futuro a noi molto prossimo, tratteggia con cinematografica implacabilità gli abissi di un’umanità senza freni.
Francia, 2052. In un futuro ipertecnologico, in cui ogni aspetto dell’esistenza è governato dalle macchine, l’elettricità viene improvvisamente a mancare.

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