Lutz Bassmann è in libreria dal 24 ottobre con Black Village, edito da 66thand2nd. Il libro è uscito nella collana bookclub con la traduzione di Albino Crovetto e Ida Merello.
Due uomini e una donna errano nell’oscurità che segue la loro morte. La strada è interminabile e monotona, immersa in un mondo fatto di tenebre e soggetto alle bizzarie di un tempo che non scorre secondo le normali leggi dell’universo. Si stira e si restringe, si interrompe all’improvviso. Per orientarsi in questo tempo capriccioso e ballerino i tre inventano storie – storie di violenza, di assassinii, di edifici pieni di cadaveri, di città in fiamme – che accompagneranno il loro incedere verso la fine. Ma una forza misteriosa tronca le loro narrazioni a metà trasformando i loro racconti in una forma che Bassmann definisce interruptat. E allora Tassili, Goodmann e Myriam proseguono il loro cammino senza sapere se un giorno cesseranno di vivere né se l’estinzione durerà mille anni o il tempo di uno schiocco di dita.
Dopo aver divulgato le visioni di Antoine Volodine, 66thand2nd introduce in Italia l’opera di Lutz Bassmann, il portavoce della letteratura post-esotica, quel portentoso NOI che da unico corpo-prigione dà voce a una formidabile temperie di scrittori rivoluzionari.
Apparso per la prima volta nel Post-esotismo in dieci lezioni, lezione undicesima di Volodine, il prigioniero a vita Lutz Bassmann è, insieme a Elli Kronauer e Manuela Draeger, uno dei più importanti esponenti del post-esotismo, il movimento letterario fondato dallo stesso Volodine. Black Village è il suo quinto libro, ma il primo pubblicato in Italia, nell’opera di divulgazione di questo onirico quanto attuale movimento letterario intrapresa da 66thand2nd.