Xavier Dolan – Laurence anyways

Montréal, 1989. Laurence Alia è uno stimato professore di letteratura ed è fidanzato da due anni con l’esuberante regista Fred. Da tempo Laurence cova dentro di sé una strana inquietudine, che esplode il giorno del suo trentacinquesimo compleanno quando, dentro a un autolavaggio, confessa a Fred di aver vissuto a lungo nella menzogna. L’uomo si sente una donna e vuole diventarlo. All’inizio Fred è sconvolta, ma poi decide di rimanere accanto a Laurence nella sua lunga trasformazione, un processo che durerà in tutto dieci anni.

Naturalmente, la difficile transizione di Laurence incontra delle difficoltà: dal confronto con la famiglia e gli amici, alle umiliazioni e le violenze pubbliche, i problemi sul lavoro e il rapporto con Fred che, comunque, perde il suo equilibrio e fatica a trovarne un altro. La donna infatti ha scelto di appoggiare Laurence perché tra i due esiste un legame intenso e passionale: l’uomo è il suo compagno, il suo amante, il suo migliore amico e, in nome di questo affetto profondo, Fred accetta la radicale scelta di Laurence di diventare una donna. Tuttavia, è chiaro che il nuovo aspetto di quest’ultimo e la sua intima natura femminile, che Laurence sceglie di non nascondere più, sconvolgono l’esistenza di Fred, i cui desideri vengono messi in secondo piano, per dare spazio a quelli del protagonista.

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Giunto al suo terzo lungometraggio, Xavier Dolan ci regala un’opera colorata e godibile, grazie anche a una bella colonna sonora che scandisce il decennale viaggio di questi due bizzarri personaggi, Laurence e Fred. Un film che dosa sapientemente momenti di spensieratezza a una riflessione profonda e sentita circa la volontà di certi individui di esprimere sé stessi al di fuori dei propri abiti e del genere nel quale sono nati. Laurence sceglie di cambiare il suo aspetto, ma la sua personalità e i suoi sentimenti rimangono gli stessi: proprio per questo lui e Fred non si rassegnano alla fine della loro storia, si prendono e si lasciano, si allontanano ma, dopo un po’, si riavvicinano.

Dolan ci regala una bella storia d’amore, che, come tutte le grandi storie d’amore, passa attraverso grandi cambiamenti e resiste poiché in grado di reinventarsi. Ma il regista canadese ci regala anche il racconto di un cambiamento, duro ma necessario, perché non c’è nulla di più complicato per un essere umano che vivere una vita che non gli appartiene, non solo nella menzogna, ma anche nell’infelicità. Sotto la parrucca, il rossetto, il mascara e la gonna, è comunque ancora possibile scorgere l’anima di Laurence Alia, pura, sensibile e finalmente libera. E, per un momento, ci sembra che, in fondo, Laurence non sia cambiato poi così tanto, se non all’apparenza, che finalmente abbia palesato ciò che aveva dentro da sempre, ciò che aveva spinto Fred a innamorarsi di lui e a continuare ad amarlo, nonostante tutto e tutti. Insomma, Laurence rimane Laurence. Anyways.

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