È morto Leonard Cohen

Addio a Leonard Cohen, cantautore, poeta e scrittore canadese, uno degli artisti più influenti della storia della musica.

Un 2016 da dimenticare, dopo le morti di grandi artisti come David Bowie e Prince. Alla lista ora si aggiunge Cohen, capace di raccontare la solitudine, la religione e la sessualità con la sua voce splendida e profonda.
Nato il 21 settembre 1934 a Montréal, Cohen si avvicina alla poesia durante l’università. Six Montreal Poets, il primo album di reading, esce nel ’57, mentre nel ’61 viene pubblicata la raccolta di poesie The Spice-Box of Earth. Successivamente, Cohen si trasferisce a Hydra (Grecia), dove vedono la luce due romanzi: Il gioco favorito e Belli e perdenti (rispettivamente The favourite gameBeautiful losers).
Il primo disco è del ’67, ovvero Songs of Leonard Cohen, seguito da Songs from a Room. Il terzo album è Songs of Love and Hate, mentre il quarto disco in studio si intitola  New Skin for the Old Ceremony. Del ’77 è Death of a Ladies’ Man, del ’79 Recent Songs, mentre nell’84 è il turno di Various Positions. Seguiranno I’m Your ManThe FutureTen New SongsDear HeatherOld IdeasPopular Problems, fino all’ultimo You want it darker, uscito il 21 ottobre 2016.

Con la sua musica e le sue parole, Cohen ha influenzato numerosi artisti in tutto il mondo (in Italia ricordiamo Fabrizio De André e Francesco De Gregori). Tra i brani più famosi del cantautore canadese, citiamo solo Suzanne, So long Marianne, Sister of mercyHallelujah (resa ancor più nota da svariate cover, per esempio di Jeff BuckleyJohn Cale, Bon JoviRufus Wainwright e Bono), Waiting for the MiracleFamous Blue RaincoatChelsea Hotel #2 e Dance me to the end of love.
«Come tante notti durano | senza luna né stelle, | così noi dureremo | quando uno sarà partito e lontano»: arrivederci Leonard.

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