Venezia 73: sei minuti di applausi per "Spira Mirabilis"

Sei minuti di applausia a Venezia 73 per Spira Mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, uno dei tre titoli italiani in concorso, insieme a Questi giorni e Piuma.

Quattro set che richiamano quattro elementi naturali (fuoco, terra, aria, acqua): una comunità indiana che tenta di resistere a una società che vuole annientarla; la fabbrica delle statue del Duomo di Milano; una coppia che crea particolarissimi strumenti in un laboratorio di Berna; infine, uno scienziato che studia la Turritopsis, la “medusa immortale”, costantemente capace di rigenerarsi. Non manca una lettura di Marina Vlady dell’Immortale (da L’Aleph) di Jorge Luis Borges.
Spira mirabilis «è una sinfonia visiva, girata in quattro diversi luoghi del mondo e con quattro diverse storie protagoniste che raccontano e mostrano la tensione verso l’immortalità».

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