Prince, la morte causata dal Fentanyl, trovato in casa in pillole contraffatte

Si è tornati a parlare della morte di Prince, scomparso lo scorso 21 aprile. Secondo un investigatore, molte delle pillole sequestrate a casa del musicista erano stupefacenti contraffatti che contenevano il Fentanyl, un potente analgesico oppioide sintetico, 100 volte più forte della morfina (e con effetti molto più potenti dell’eroina), la cui assunzione ha provocato un'”overdose accidentale”, che ha, secondo l’autopsia, causato la morte dell’artista.
Le pillole erano etichettate come Watson 385, una dicitura che, in genere, indica un mix di paracetamolo e idrocodone. La fonte di tale indiscrezione – rimasta anonima – ha anche detto che Prince non aveva assolutamente la prescrizione per il Fentanyl: è ora partita un’inchiesta per capire come il musicista sia entrato in possesso della sostanza e per accertare eventuali responsabili della sua morte.
Intanto, è arrivata la notizia che la residenza di Paisley Park diventerà un museo. La villa sarà aperta alle visite dal 6 ottobre: verranno organizzati dei tour di gruppo guidati di 70 minuti ciascuno, che comprenderanno anche la visita agli studi di registrazione, dove Prince ha composto la sua indimenticabile musica.

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