"Born to be blue": Ethan Hawke è Chet Baker

Ecco il trailer di Born to be blue, dove Ethan Hawke interpreta Chet Baker. Alla regia il canadese Robert Budreau.
La pellicola è incentrata sul ritorno sulle scene di Baker negli anni Settanta, dopo un periodo buio, e racconterà sostanzialmente gli ultimi dieci anni di vita del musicista. Born to be blue uscirà in America il 25 marzo 2016.

Baker è nato nel ’29, figlio del chitarrista Chesney Henry Baker, Sr. (il vero nome di Chet è Chesney Henry Baker Jr.). Si avvicinò alla musica giovanissimo a cui si dedicò completamente, dopo alcuni anni trascorsi nell’esercito. Nel ’51 fu scelto da Charlie Parker per suonare in una serie di concerti sulla West Coast. A quel periodo risale anche la sua militanza nel quartetto di Gerry Mulligan: quest’ultimo finì in carcere per problemi di droga e Chet fondò una sua jazz band. Nel 1954, Baker vinse il premio di migliore strumentista nel sondaggio della rivista Down Beat, battendo tra gli altri anche Miles Davis, Dizzy GillespieClifford Brown.
Negli anni Cinquanta Baker suonò spesso anche in Italia, registrando dei dischi con alcuni musicisti italiani, tra cui Franco Cerri, Renato Sellani, Glauco Masetti, Fausto Papetti e Gianni Basso. Negli anni Sessanta, tuttavia, la carriera di Baker ebbe un brusco arresto, a causa dei suoi gravi problemi di droga: passò un anno in carcere a Lucca, venendo, in seguito, espulso anche dalla Germania Ovest e dall’Inghilterra.
Nel ’66, l’artista si ritirò a causa di problemi ai denti anteriori, che dovette togliere (Baker raccontò di una rissa e di alcuni uomini che lo colpirono in faccia con una bottiglia). Qualche tempo dopo Dizzy Gillespie lo incontrò a una pompa di benzina, dove Chet lavorava. Lo aiutò a rimettersi in sesto: Chet imparò a suonare la tromba con la dentiera, cosa molto difficile, che influenzò anche il suo stile.
Gli ultimi anni di vita Baker li passò in Europa, soprattutto in Olanda dove, grazie alle leggi più tolleranti sui narcotici, fu in grado, abbastanza facilmente, di soddisfare il suo bisogno di droga, tornato, dopo una parziale disintossicazione, ai soliti livelli. Intrecciò una profonda amicizia con Nicola Stilo, flautista italiano, e nei suoi soggiorni romani amava incontrare gli amici musicisti al Manuia di Trestevere. Chet Baker trovò la morte nel maggio dell’88 ad Amsterdam, cadendo dalla finestra del suo hotel. Le reali circostanze del decesso non sono ancora state davvero chiarite, ma è altamente probabile che Baker si trovasse in uno stato di alterazione a causa della droga.
 

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