"Room": la pellicola ispirata al caso di Josef Fritzl

Room è il film che ha permesso a Brie Larson di vincere, qualche giorno fa, il Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico.
“Drammatico” è il termine giusto per definire il lungometraggio: Room, infatti, è l’adattamento al cinema di Stanza, letto, armadio, specchio (Room, appunto, il titolo originale), scritto da Emma Donoghue, qui nelle vesti di produttrice e sceneggiatrice. La trama è ispirata a una storia realmente accaduta, quella relativa a  Josef Fritzl, l’ingegnere tedesco accusato di aver sequestrato e tenuta prigioniera per ventiquattro anni la figlia Elisabeth, sottoponendola a frequenti abusi sessuali, da cui sono nati sette figli.

Tutto iniziò nell’agosto dell’84, quando i coniugi Fritzl denunciarono l’allontanamento della figlia da Amstetten. Invece, Elisabeth era stata sequestrata dal padre, dopo un ennesimo tentativo di fuga. Venne legata a un letto per i primi sei mesi e costretta a scrivere una lettera, in cui affermava di essersi volontariamente allontanata e in cui pregava i genitori di non cercarla.
Nei successivi anni, gli abusi su Elisabeth continuarono: un figlio nacque e morì poco dopo, mentre altri tre figli vennero portati dal padre/nonno a vivere con lui e la moglie. L’uomo disse alle autorità di aver trovato i bambini sulla porta di casa, con un biglietto da parte della figlia in cui chiedeva al padre di prendersi cura di loro. La polizia e gli assistenti sociali credettero alla versione dell’uomo, ignari che fosse proprio lui il padre di quei bambini e che altri tre figli, invece, fossero rimasti, fin dalla nascita, a vivere con la madre nella cantina in cui era rinchiusa.
Nel 2008, una delle figlie di Elisabeth venne trasportata in ospedale a causa di una grave malattia. I medici fecero un appello alla madre. Fritzl decise di liberare la figlia, fingendone il ritorno a casa dopo più di vent’anni: con la ritrovata libertà, Elisabeth trovò anche il coraggio di denunciare gli anni di soprusi e violenze. Il padre venne arrestato, processato e condannato all’ergastolo. Non è mai, invece, stata chiarita la posizione della moglie dell’uomo, la quale dichiarò di non aver mai sospettato di nulla e di aver creduto alla versione secondo cui Elisabeth si era volontariamente allontanata.
Room richiama questa tremenda storia, con una donna rinchiusa insieme al figlio all’interno di una stanza. L’uscita della pellicola nelle sale italiane è prevista per il 3 marzo di quest’anno. Nel cast, con la Larson, troviamo anche Megan Park, William H. Macy, Jacob Tremblay, Joan Allen. La regia è di Lenny Abrahamson.
 

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