L’8 gennaio 2016 David Bowie pubblicherà il suo nuovo disco, Blackstar (in effetti il titolo esatto è ★). Rolling Stone fornisce dei particolari sulla nuova uscita del Duca Bianco. Per esempio, tra i musicisti che hanno partecipato alle session c’è James Murphy, ex LCD Soundstystem. E una delle fonti d’ispirazione alla base di Blackstar è nientemeno che Kendrick Lamar.
Ma andiamo con ordine. È Tony Visconti, storico produttore di David Bowie, ad aver vuotato il sacco. Nella chiacchierata con Rolling Stone, emerge che James Murphy ha suonato le percussioni in due tracce. All’inizio, però, Murphy doveva essere co-produttore, assieme a Visconti e allo stesso Bowie. Il problema, però, è che l’ex LCD Soundsystem aveva altri progetti in ballo, e dunque non ha potuto svolgere appieno il suo ruolo. Che, secondo il batterista, Mark Guiliana, non è mai stato neppure troppo definito: “Ha portato dei synth e delle percussioni e aveva un sacco di idee”. Resta da capire quante di queste siano finite su Blackstar.
In passato, le collaborazioni tra James Murphy e David Bowie hanno dato ottimi frutti. Il remix di Love is lost, per esempio, uno dei brani tratti da The next day; o la cover di Golden years incisa da Murphy per la colonna sonora di While we were young, pubblicata quest’anno. Murphy è stato anche il produttore di Reflektor, il disco degli Arcade Fire: nel brano omonimo c’era un featuring (splendido) di Bowie. Anche quando la collaborazione è stata indiretta, insomma, i risultati sono stati eccellenti. Vedremo con Blackstar.
Per quanto riguarda Kendrick Lamar, Visconti spiega che durante la lavorazione del disco sia lui che Bowie hanno hanno ascoltato molto i suoi dischi. “Ci è piaciuto il fatto che Kendrick ha avuto una mentalità molto aperta e non ha fatto il solito disco hip hop. Ci ha messo un po’ di tutto, ed è esattamente quello che volevamo fare noi. L’obiettivo era evitare ad ogni costo il rock and roll”, ha spiegato il produttore.
Il primo singolo, Blackstar, dura 9:57, ma nei piani originali era circa un minuto più lungo. Il punto è che iTunes non permette di caricare singoli più lunghi di 10 minuti. “David voleva a tutti i costi che fosse il singolo, e non voleva farne una ‘album version’ e una ‘single version’ per non creare confusione”, ha raccontato Visconti. Da qui la decisione di darci un taglio e accorciare il pezzo.
Altri pezzi nella scaletta di Blackstar sono Girl loves me (che potrebbe parlare dell’ISIS, ma non è certo), Dollar days (scritta da Bowie in studio di registrazione), I can’t give everything away e ‘Tis a pity she was a whore, brano sperimentale già ascoltato negli scorsi mesi.
In attesa di saperne ancora di più, ecco il video di Blackstar, diretto da Johan Renck:
Tony Visconti: "'Blackstar' di David Bowie tra James Murphy e Kendrick Lamar"
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