“I promessi sposi” ripubblicato con incisioni originali

Chi non ha studiato a scuola I promessi sposi di Alessandro Manzoni? Chi non ha dovuto fare i conti con Renzo e Lucia, don Abbondio, don Rodrigo, i Bravi, la monaca di Monza, Agnese e una serie di altri personaggi? La notizia di oggi è che BUR ha ripubblicato una nuova edizione del romanzo, con all’interno un’analisi delle incisioni originali, commissionate dallo stesso Manzoni a Francesco Gonin

Ma non è tutto, c’è una seconda novità, che riguarda l’inclusione de La colonna infame nel romanzo: si tratta di un saggio storico scritto da Manzoni, all’inizio pensato come parte della prima edizione dei Promessi sposi. Allora fu proprio Manzoni a scartare il saggio dal testo, giudicandolo una digressione troppo lunga. In sostanza, La colonna infame si concentra sulla questione della peste a Milano nel 1630 e del processo contro due presunti untori, in seguito condannati. Uno di loro era un barbiere, la cui bottega venne distrutta e sulle cui macerie venne eretta proprio la colonna infame. Nel 1778 tale colonna venne abbattuta, ma la lapide che era stata posta insieme ad essa è ancora conservata nel Castello Sforzesco a Milano.

La nuova edizione è curata da Francesco de Cristofaro, affiancato da un team di italianisti e linguisti, Matteo Palumbo, Giancarlo Alfano, Marco Viscardi e Nicola De Blasi, che si sono occupati di fornire uno studio dettagliato del capolavoro manzoniano, in particolare degli aspetti lessicali, linguistici e stilistici. Di seguito, la copertina del volume:

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