Cumberbatch, con "The imitation game" punta dritto all'Oscar

Per ora è stato nominato ai prossimi Golden Globes. Ma Benedict Cumberbatch punta ancora più in alto: all’Oscar come migliore attore protagonista per The imitation game di Morten Tyldum, incentrato sulla storia del matematico Alan Turing.

Un attore che vanta un discreto numero di ammiratrici, le cumberbitches («Appellativo non elegante, ma loro sono intelligenti e meravigliose» ha detto Cumberbatch in un’intervista sulla Repubblica): il film che lo vede protagonista è basato su una sceneggiatura di Graham Moore, mentre il soggetto è la biografia di Andrew Hodges, Alan Turing: the Enigma. Turing è famoso per aver anticipato la nascita del moderno computer, e per aver decritatto il codice Enigma degli U-boat tedeschi, assicurando agli Alleati il controllo dell’Atlantico durante la Seconda guerra mondiale. Omosessuale, e per questo perseguitato dalla società del tempo, morì suicida nel 1954, a soli 41 anni.

Cumberbatch ha confessato di avere pianto sul set e di essersi particolarmente immedesimato nella vicenda privata di Touring («Altre volte mi sentivo arrabbiato per come lo avevano umiliato, per i danni che avevano fatto al suo bel corpo di atleta e alla sua mente geniale con la castrazione chimica. Rendergli giustizia è diventata una missione. Mi sono preparato con cura. Ho incontrato i suoi due nipoti, all’epoca bambini ma che mi hanno raccontato una persona che sapeva comunicare con loro, che li prendeva sul serio e li trattava da pari. Hanno visto il film e si sono commossi, ne sono stato felice»).

E, sempre su la Repubblica, l’attore ha affermato: «Quando l’avventura è iniziata sapevo solo che Alan Turing era un personaggio straordinario. Un essere umano delicato capace di resistere e andare avanti malgrado la propria diversità, l’infanzia isolata, il bullismo a scuola, la sessualità diversa per cui la società lo ha perseguitato e punito. È il padre dell’intelligenza artificiale, ha salvato la vita a milioni di persone durante la Seconda Guerra mondiale. Dovrebbe essere nei libri di storia, sulle banconote, e invece è stato vittima del pregiudizio e ha avuto un trattamento disgustoso. È diventato simbolo della lotta per l’uguaglianza dei diritti e il rispetto delle minoranze. Non è buffo e anche ingiusto che a me, un attore, siano dedicate decine copertine di riviste mentre a lui è stato a lungo relegato nell’oblio?».

Qui l’intervista completa, a cura di Arianna Finos. La data di uscita di The imitation game nelle sale italiane è stata fissata per il 1° gennaio 2015. Nel cast, anche Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear, Charles Dance, Allen Leech e Matthew Beard.

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