Richard Gere senzatetto irriconoscibile in "Time out of mind"

Impossibile non riconoscere Richard Gere in pieno centro a New York. Eppure è quello che è successo durante il set di Time out of mind, in cui il celebre attore americano interpreta il ruolo di un senzatetto che cerca di ridare senso alla sua esistenza riallacciando i rapporti con la figlia.

Quasi un esperimento sociale quello condotto da Gere nel film di Oren Moverman: «Per  21 giorni con il regista siamo stati per strada alla ricerca di un film che avesse un’impronta invisibile, utilizzando da lontano teleobiettivi nascosti che la gente per strada non avrebbe notato. Abbiamo girato al Greenwich Village, un quartiere culturale dove c’è tanta gente appassionata di cinema ma nessuno mi ha notato, nessuno mi ha riconosciuto. E stata un’esperienza incredibile, sono entrato completamente nel ruolo degli invisibili che non ci interessano, con i quali non vogliamo avere nessun contatto».

Un film inseguito a lungo da Richard Gere di cui è anche il produttore esecutivo e per il quale, durante la conferenze stampa di presentazione al Festival Internazionale del Film di Roma, non ha nascoto un certo orgoglio: «Se vuoi convincere uno studio a realizzare un film devi parlare di thriller o commedie romantiche, o un mix dei due generi. I film drammatici, che un tempo erano il pane degli studios, oggi si fanno con budget bassi e produttori indipendenti. Questo credo sia il futuro dei film seri, film che non fanno guadagnare ma che si realizzano per passione».

Sotto alcune foto dell’attore durante le riprese, nelle quali non fatichiamo a credere che nessuno lo abbia riconosciuto.

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