Nobel per la pace a Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi

Il Premio Nobel per la pace 2014 è stato assegnato a Malala Yousafzai, 17 anni, e a Kailash Satyarthi, la prima simbolo della lotta per l’istruzione femminile, il secondo attivista indiano per i diritti dei bambini.

Nel comunicato stampa che accompagna il Premio si legge: «I bambini devono poter andare a scuola e non essere sfruttati per denaro. Nei Paesi più poveri del mondo, il 60% della popolazione ha meno di 25 anni d’età, ed è un prerequisito per lo sviluppo pacifico del mondo che i diritti dei bambini e dei giovani vengano rispettati. Nelle aree devastate dalla guerra, in particolare, gli abusi sui bambini portano al perpetuarsi della violenza generazione dopo generazione».

Satyarthi, è, dagli anni Novanta, in prima linea nella lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile: «Mostrando grande coraggio personale Kailash Satyarthi, continuando la tradizione di Gandhi, ha capeggiato diverse forme di protesta e dimostrazioni, tutte pacifiche, concentrandosi sul grave sfruttamento dei bambini per motivi economici» si legge nel comunicato del comitato che ha assegnato il Nobel. Malala, invece, proprio per la sua lotta in difesa dell’istruzione femminile, era stata ferita nell’ottobre 2012, mentre tornava da scuola. A rivendicare l’attentato, furono i talebani pakistani: il loro portavoce, Ihsanullah Ihsan, ha affermato, in seguito, che se la ragazza fosse sopravissuta sarebbe stata ancora oggetto di attentati. Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, Malala ha tenuto un toccante discorso in favore dell’istruzione minorile al Palazzo di Vetro a New York, indossando lo scialle appartenuto a Benazir Bhutto, uccisa il 27 dicembre 2007. Ve lo proponiamo di seguito. Ma prima, vi segnaliamo anche il suo libro Io sono Malala, pubblicato nel nostro paese da Garzanti.


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