Robin Thicke su "Blurred lines": «L'ha scritta Pharrell»

Non è un buon periodo per Robin Thicke. Negli ultimi mesi, il cantante ha dovuto affrontare la separazione dalla moglie, il flop del suo ultimo disco (Paula, dedicato proprio alla consorte, l’attrice Paula Patton) e le accuse di plagio per quello che è stato il maggior successo della sua carriera, il brano Blurred lines, tratto dall’omonimo LP del 2013.

Riguardo quest’ultimo punto, le accuse risalgono all’anno scorso, quando gli eredi di Marvin Gaye accusarono Thicke (che ha firmato il pezzo con Pharrell Williams e Clifford Harris Jr., aka T.I.) di aver scopiazzato Got to give it up (ma il pezzo sarebbe anche un plagio di Sexy ways dei Funkadelic). Ora, Thicke, in una deposizione in tribunale, ha fornito la sua versione dei fatti, spiegando che il pezzo, in realtà, è stato scritto da Williams e che all’epoca della registrazione del brano era sotto gli effetti di alcool e stupefacenti.

«Ero fatto di vicodin e alcool quando sono andato in studio», ha rivelato Thicke. «Per quello che mi ricordo, quando abbiamo inciso il pezzo pensavo di voler essere più coinvolto nel brano di quanto non lo fossi. Nove mesi più tardi, è diventata una hit e volevo un credito. Ma la realtà è che Pharrell aveva il beat e ha scritto quasi ogni parte del brano». Insomma, Thicke ammette di essersi attribuito dei meriti nella scrittura dei brani che non ha: «Ero geloso», ha aggiunto anche il cantante, il quale era anche convinto che attribuirsi la scrittura del pezzo avrebbe aiutato le vendite del disco.

Williams, dal canto suo, ha confermato: «È una cosa che accade di frequente nell’industria musicale. Le persone sono fatte in modo da voler sembrare di avere più autorità in una situazione di quanta non ne abbiano effettivamente». Pharrell, tuttavia, non ha voluto comunque ammettere di aver plagiato il brano di Gaye.

A questo punto non resta che attendere il verdetto del tribunale, atteso per il 10 febbraio 2015. Ecco un confronto tra il pezzo di Thicke e quello di Gaye:

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