Glenn Cooper è un uomo che ha fatto molte cose e completamente da sè. Dopo la laurea con il massimo dei voti in archeologia alla Havard University, si è iscritto e laureato in medicina, specializzandosi in malattie infettive. Nonostante una carriera medica brillante e ben avviata, Cooper ben presto decise di dedicarsi ad altro e, nell’85, venne assunto da una grande compagnia di biotecnologie: anche qui l’ascesa fu rapida, tanto che Cooper divenne presidente e CEO di diverse compagnie nel settore. Ha pure frequentato la prestigiosa Boston University Film School, e oggi possiede una compagnia cinematografica, la Lascaux Media. Il suo primo libro, La biblioteca dei morti, è del 2009, pubblicato in Italia dalle Edizioni Nord: il manoscritto venne presentato a quasi settanta agenti, prima che uno di essi decidesse di pubblicarlo. In seguito, il romanzo è stato tradotto in trenta lingue, diventando un bestseller di successo.
Dopo La biblioteca dei morti, Cooper si dedicò ad altri due libri, Il libro delle anime e I custodi della biblioca, creando così una sorta di trilogia (protagonista dei tre romanzi è l’agente dell’FBI Will Piper). Oggi parliamo di questo scrittore perché il prossimo 25 settembre uscirà, in anteprima italiana, Dannati, il suo nuovo romanzo, edito nel Belpaese sempre da Nord. La storia è incentrata su un gruppo di anime, condannate per l’eternità in un luogo maledetto, chiamato Oltre. L’unico a non essere lì presente contro la sua volontà è tale John Camp, “vivo” e nell’Oltre per sua scelta. Infatti, è in quell’universo che si trova Emily, la donna di cui è innamorato: John farà di tutto per riportarla indietro, in una folle corsa contro il tempo e il rischio di rimanere entrambi per sempre intrappolati nella terra dei Dannati.
Una caratteristica nota dell’autore è il suo forte legame con i lettori: nonostante gli impegni, Cooper risponde personalmente ai fan su Facebook e Twitter e incontra personalmente quelli residenti nell’area di Boston. Inoltre, lo lega un rapporto particolarmente affettuoso con l’Italia: nonostante sia presente nel nostro paese per pochi giorni all’anno, e sempre per promuovere i suoi libri, Cooper spende anche quattordici ore al giorno per incontrare i suoi lettori italiani. Anche per questo sentimento di affetto reciproco, attendiamo con particolare interesse il nuovo lavoro dello scrittore, elogiato e spesso accostato per stile a Dan Brown.