10 attori con cui nessuno vuole lavorare

Capricciosi, violenti, maniaci del controllo, debosciati: i set di Hollywood pullulano di pessimi soggetti, interpreti magari tanto grandi a recitare che a piantar grane. Il sito Death and Taxes ha stilato un’elenco degli attori più “temuti” sul set, quelli che sono l’incubo di registi e colleghi: ecco le prime dieci posizioni.

1. Gene Hackman

Gene Hackman è un grandissmio attore, ma anche uno con cui non è proprio facile lavorare. Chiedete a Wes Anderson, con cui ha lavorato nel cult I Tenenbaum. Sul set, Hackman chiamava il regista “fighetta” e durante una lite gli disse di tirarsi su i pantaloni «e fare l’uomo». Un carattere difficile, insomma, confermato anche dal resto del cast: Angelica Houston ha dichiarato di essere stata «molto spaventata» di lavorare con Gene e, durante le riprese, di essersi preoccupata di «proteggere Wes».

2. Lindsay Lohan

Lindsay Lohan è una di quelle attrici che fa parlare di sé più per le notti brave e i rehab che per le sue performance artistiche. Durante le riprese della serie tv con Charlie Sheen Anger management, in cui la Lohan ha fatto da guest star per un episodio, pare che l’attrice sia stata – per citare una fonte della produzione – una «rottura di palle». «Dal momento in cui è arrivata, non ha fatto altro che ritardare la produzione», tenendo «tutti in ostaggio» con le sue pretese (tra cui quella di abbandonare il set per assistere al concerto del suo fidanzato). Di recente, l’attrice si è fatta “notare” anche per aver messo nero su bianco la lista dei suoi amanti

3. William Shatner


Il Capitano Kirk di Star Trek non è uno che scherza. Per esempio nel 2004 mancò clamorosamente all’evento di beneficenza che segnava l’addio alle scene di James Doohan, che in Star Trek interpretata Montgomery ScottShatner disse all’organizzatore dell’evento che non voleva «avere a che fare con questa merda dell’Alzheimer» (di cui Scott, morto nel 2005, soffriva). Un altro membro del cast della serie, George Takei (il timoniere Hikaru Sulu) dichiarò nel 2010 che cose del genere non erano una novità per Shatner: se decideva di non fare una cosa, semplicemente «se ne andava», che fosse un set o una convention. 

4. Christian Bale

Eh sì, anche lui. Bravissimo, per carità (basti guardare il recente Il fuoco della vendetta – Out of the furnace), ma che caratterino. Ascoltate questa ormai celebre registrazione di una lite che l’attore ebbe sul set di Terminator: salvation con il direttore della fotografia, Shane Hurlbut, colpevole di aver interrotto una scena particolarmente intensa (almeno a giudicare dal numero dei “fuck” che Bale gli rivolge).

5. Bruce Willis


Bruce è un duro, anche con i registi. Famoso il discorso che Kevin Smith tenne al release party di Poliziotti fuori – Due sbirri a piede libero (2010): «Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato al film, tranne Bruce Willis, che è una testa di cazzo». Non scherzava: il regista, in un’intervista, definì lavorare con Willis come «una frantumazione dell’anima». Per non parlare del rapporto che l’attore ha con i giornalisti, fatto di risposte che spesso lasciano ammutoliti. Alla domanda di una giornalista della BBC, «Cosa diresti per vendere il film?», riferita a Red 2 (2013), la risposta di Willis fu: «Mi taglierei i piedi».

6. Julia Roberts


La cattiva fama di Julia Roberts è legata ad Hook – Capitan Uncino, la pellicola del 1991 di Steven Spielberg in cui l’attrice interpretava Campanellino. Come riportò anche il New York Times, sul set non mancarono i contrasti con il regista. Per di più, le cronache dell’epoca (leggere People) la descrivono «emaciata ed emotivamente fragile»: il che, si sospettava, era legato ad un’estate difficile, con abuso di droghe e collassi nervosi seguiti alla rottura della relazione con Kiefer Sutherland

7. Jennifer Lopez


Jennifer Lopez, a quanto pare, è una che non dà molta confidenza. Sul set di Che cosa aspettarsi quando si aspetta di Kirk Jones (2012), l’attrice si rifiutò di parlare con tutti. Anche qui, secondo una fonte, sembra che c’entrasse la rottura con il marito Marc Anthony e soprattutto l’ossessione che i paparazzi avevano per la faccenda. 

8. Steven Seagal


Come Bruce Willis, anche lui è un duro, ma non solo con i giornalisti. La reputazione dell’attore è pessima perché sembra che tratti i suoi colleghi e gli stuntman sul set come sacchi da pugile: si parla di spalle slogate, calci nei testicoli e via di seguito. Ne ha fatto le spese anche John Leguziamo, suo partner in Decisione critica (1996, con Kurt Russell): «Durante le prove ci disse: “Comando io. Tutto quello che vi dico è legge. C’è qualcuno che non è d’accordo?”. Scoppiai a ridere perché mi sembrava un ritardato». Ma non finì bene: Seagal prese a calci l’attore, lo fece sbattere contro un muro e gli diede un colpo in testa con il suo gomito. Fine della discussione. 

9. Marlon Brando


Marlon Brando è sicuramente uno dei più grandi attori di tutti i tempi, ma è famoso anche per le bizze sul set. Senza andare troppo lontano nel tempo, basti vedere quello che combinò durante la lavorazione di The score di Frank Oz (2001). Dal momento che Oz (che è anche doppiatore) nel 1984 aveva prestato la voce a Piggy neI Muppets alla conquista di Broadway, l’attore iniziò a chiamare il regista “Miss Piggy” e a mandarlo continuamente a quel paese. Brando inoltre rifiutava di indossare i pantaloni (e dunque gli operatori di macchina dovevano filmarlo dalla vita in su) e fece preparare dal suo medico un certificato in cui era scritto di essere allergico ad Oz, il quale riuscì a dirigere il film comunicando le sue indicazioni all’altro protagonista, Robert DeNiro. Sul set de L’isola del dottor Moreau (1996), Brando rifiutò di togliere un cappello che si era fatto con dei secchielli per il ghiaccio. Inoltre pretese un auricolare con cui un membro della crew potesse suggerirgli le battute mentre recitava. 

10. Wesley Snipes


Stando al comico Patton Oswalt, sul set di Blade: trinity Wesley Snipes «se ne stava tutto il tempo seduto a fumare erba». In questo modo, Snipes protestava contro il regista David Goyer e la casa di produzione New Line Cinema che, a suo giudizio, gli dovevano più soldi. Alla fine, l’attore comunicava con il regista solo tramite post-it. Firmati con il nome Blade…

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