Sabina Guzzanti a Venezia, applausi per "La trattativa"

Applausi a scena aperta, alla Mostra del Cinema di Venezia, per La trattativa, la docu-fiction di Sabina Guzzanti che ricostruisce la presunta trattativa tra lo Stato e la mafia.

La pellicola, presentata al Lido fuori concorso oggi, è stata accolta molto positivamente durante la proiezione per la stampa. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, la Guzzanti ha tenuto a precisare a un giornalista tedesco che quelli raccontati sono «purtroppo fatti realmente accaduti, verificati più di mille volte nel lavoro di riscontro che ho fatto insieme agli esperti di questa materia. In Italia, dagli anni Novanta in poi, ci siamo abituati ad aspettare i risultati di un processo prima di poter parlare di qualcosa, ma non è che finché non si trovano i responsabili penali di un fatto, l’opinione pubblica non può venirne a conoscenza».

La Guzzanti ha definito il suo film «un gesto di impegno civile». Non a caso La trattativa cita un cortometraggio di Elio Petri, maestro del cinema impegnato, Ipotesi sulla morte di Giuseppe Pinelli, quando la Guzzanti e i suoi attori, guardando in macchina, pronunciano la frase «Siamo un gruppo di lavoratori dello spettacolo, ci proponiamo di ricostruire».

«Ho iniziato e interrotto molte volte la scrittura di questo film, perché mi sembrava complicato riuscire a farne solo un documentario o solo un film di finzione poi mi sono ricordata del corto di Petri – ha spiegato la Guzzanti -. Il meccanismo che consente di passare in modo omogeneo dalla finzione al documentario fornisce al film una libertà creativa, un umorismo, e una recitazione un po’ brechtiana che hanno fatto sì che questo lavoro fosse un film, da vedere in modo collettivo».

La trattativa arriverà nelle sale il prossimo 2 ottobre, distribuito da Bim. Tra i personaggi, ritroveremo Gaspare Spatuzza, Silvio Berlusconi (interpretato dalla stessa Guzzanti), Enzo Scarantino, Massimo e Vito Ciancimino, Giancarlo Caselli, Enzo Cartotto, il colonnello Riccio, Luigi Ilardo e Marcello dell’Utri.

Intanto, il direttore artistico della Mostra del Cinema, Barbera, si è detto preoccupato per il film. «Temo quei film che hanno un sapore politico e che provocheranno sicure polemiche», su tutti La trattativa, «quello che ha una valenza più politica e scatenerà sicure polemiche». La paura delle polemiche, aggiunge Barbera, «nasce dal fatto che a volte soverchiano la qualità dei film. È vero sono spesso il sale dei festival, ma credo sia comunque meglio fare una dieta senza sale».

Ecco il trailer del film:

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