Mark Chapman: «Sono stato un idiota a sparare a John Lennon»

Mark Chapman è l’assassino di John Lennon. L’8 dicembre del 1980, attese il musicista inglese davanti al Dakota Building di New York, il palazzo in cui viveva con la moglie Yoko Ono, e gli sparò 5 colpi di pistola.

Nel corso di questi trent’anni, Chapman ha più volte chiesto la libertà sulla parola, che però gli è sempre stata negata. Stesso film la scorsa settimana, quando per l’ottava volta la commissione chiamata a pronunciarsi, ha respinto la sua richiesta. Dal verbale dell’incontro, emerge come Chapman si sia per la prima volta mostrato pentito del suo folle gesto. «All’epoca non pensavo ad altri che a me. Mi dispiace di aver causato tanto dolore. Mi dispiace per essere stato un tale idiota e aver scelto la gloria sbagliata», ha dichiarato.

Tuttavia, l’ammissione non è bastata: Chapman continuerà a scontare la sua pena (l’ergastolo) nel Wende Correctional Facility, penitenziario di Buffalo. Prima che la commissione decidesse sulla libertà sulla parola, era intervenuta Yoko Ono, che si era opposta con forza all’ipotesi di una scarcerazione, spiegando come Chapman potesse essere ancora un pericolo per lei e per la sua famiglia. La commissione è risultata d’accordo: «Se rilasciato in questo momento, vi è una ragionevole probabilità che Chapman non potrebbe vivere e rimanere in libertà, senza nuovamente violare la legge», è stato il verdetto.

«Lennon era un uomo grandioso e talentuoso e loro stanno ancora soffrendo per lui», ha dichiarato anche Chapman, e il riferimento è alle lettere dei fan infuriati che ancora oggi riceve nella sua cella. Subito dopo il suo arresto, Chapman disse di aver ucciso Lennon perché nella sua musica «diceva che non credeva in Dio e che non credeva nei Beatles». «Volevo proprio urlargli in faccia chi diavolo si credesse di essere, dicendo quelle cose su Dio, sul paradiso e sui Beatles! Dire che non crede in Gesù e cose del genere. A quel punto la mia mente fu accecata totalmente dalla rabbia». La sua storia è diventata nel 2008 un film, Chapter 27, con Jared Leto.

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