"The endless river", Mike Portnoy contro i Pink Floyd

L’annuncio dell’uscita di un nuovo album dei Pink Floyd, The endless river, atteso per ottobre, ha fatto contenti molti. Non Mike Portnoy, ex batterista dei Dream Theater, ora nei Winery Dogs. Secondo il drummer, la decisione di David Gilmour e Nick Mason di pubblicare un nuovo album è una «mancanza di rispetto nei confronti di Roger Waters», fuori dalla band dal 1983.

Portnoy, che si è sempre definito un “fanatico” dei Pink Floyd, ha affidato il suo pensiero ad un post su Facebook. «Cos’è questa storia del nuovo disco dei Pink Floyd? L’ultima volta che ho controllato, Waters non faceva più parte della band e Wright e Barrett erano morti. Se si tratta degli avanzi dalle session di The division bell, bastava fare un’edizione speciale di The division bell!», scrive Portnoy. Che conclude: “È una mancanza di rispetto nei confronti di Roger e di tutti quello che ha costruito in questi anni. Fa’ un disco solista, Dave [Gilmour, n.d.r.]!».

Portony fa il tifo per Waters, insomma, e non lo nasconde. In un commento al suo stesso post, scrive: «Scusate, gioco nella squadra di Waters». E snocciola i suoi preferiti nella discografia della band inglese: «Secondo me, i migliori album dei Pink Floyd vanno da Atom heart mother a The wall, e questi sono prevalentemente dischi di Roger (concettualmente, musicalmente, sotto ogni aspetto). A momentary lapse of reason e The division bell sono essenzialmente dischi solisti di David Gilmour pubblicati con il nome Pink Floyd (proprio come The final cut era un disco solista di Waters)». «Se proprio volete, a voi fan di Gilmour posso concedere al massimo che i veri Pink Floyd siano quando Waters e Gilmour lavorano assieme».

Ovviamente, il post di Portnoy ha scatenato un bel po’ di polemiche. Più tardi, il batterista è tornato sull’argomento, e ha precisato che considera anche il primo disco dei Pink Floyd, A piper at the gates of dawn, un album solista di Syd Barrett. «La magia è quando Waters e Gilmour sono insieme», ha concluso.

Polemiche a parte, The endless river rischia di essere il disco più atteso del 2014. L’album arriverà nei negozi ad ottobre e, si legge in un comunicato ufficiale dei Pink Floyd, è «composto da tracce prevalentemente ambient e strumentali basate sulle session del 1993-1994 di Division bell, con David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright». La moglie di Gilmour, la prima a dare la notizia dell’uscita via Twitter, ha definito il disco come «il canto del cigno di Richard Wright», che è scomparso nel 2008.

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