Con Il libro delle parabole, lo svedese Per Olov Enquist si conferma uno degli autori più grandi dei nostri tempi, uno degli esponenti di spicco del romanzo moderno. Il libro, pubblicato da Iperborea e disponibile dal 29 agosto nelle nostre librerie, è un racconto autobiografico, dopo Un’altra vita, dove l’autore narrava la sua storia di caduta e redenzione.
Giunto al termine della sua esistenza, lo scrittore sente la necessità di confessarsi, di dire tutto ciò che non ha mai detto, di spiegare cose che prima non era stato possibile spiegare. Ma sciogliere certi nodi del passato non è, alle volte, solo difficile, ma anche doloroso: il rischio è quello di ingarbugliare ancora di più situazioni già complicate. Perché le cose irrisolte, quelle sconosciute o che non hanno mai trovato risposte, forse sono destinate a rimanere tali. O, forse, esiste una consolazione, nel legame, seppur breve, con una donna, incontrata nel ’49 e poi ancora nel ’58 e, infine, nel ’77. Una storia d’amore che diventa metafora della vita, di come si nasce, si vive e si muore, che riassume in sé ciò che è davvero importante, quello per cui vale la pena vivere.
Per Olov Enquist è nato nel ’34 nel Nord della Svezia: vincitore di numerosi riconoscimenti, coniuga nella sua scrittura il gusto per l’indagine storica e il desiderio di essere un testimone attivo del suo tempo.
