30 milioni di dollari: a tanto ammonta l’eredità (materiale – quella artistica è incommensurabile) di Lou Reed. La fonte è il New York Post, che cita a sua volta Robert Gotterer, lo storico manager del songwriter americano (scomparso lo scorso ottobre), il quale ha reso un’audizione alla Surrogate’s Court di New York.
Sempre secondo il Post, venti di questi milioni sono stati raccolti da Gotterer dallo scorso novembre, quando gli fu chiesto di sovrintendere al patrimonio dell’artista; dieci, invece, sono rappresentati da regali e donazioni che Reed ha fatto volontariamente alla moglie, Laurie Anderson (sposata nel 2008), alla sorella, Gotterer, e alla madre Margaret.
La lettura del testamento ha rivelato che alla Andersono sono andati 15 milioni, oltre a gioielli, abiti, macchine, barche, un attico a Manhattan, la casa della coppia negli Hamptons. Alla madre, Reed ha invece lasciato 5 milioni, e ha stanziato ulteriori 500mila dollari da adoperare in suo favore. La sorella, Gotterer, non ha avuto lasciti: dovrà accontentarsi di gestire i diritti d’autore e le licenze sulle canzoni del musicista. Il che, considerando la popolarità che ancora hanno tracce come Perfect day e Walk on the wild side, non è comunque poco.
L’inventario completo del patrimonio di Lou Reed sarà eseguito a gennaio del 2015. Una parte di questo, consistente in una serie di strumenti musicali, è andato all’asta nei giorni scorsi per finanziare il Lou Reed Archive, un archivio dedicato al leggendario rocker.