"Lolita": le note inedite di Nabokov sulla sceneggiatura

Alcuni di voi conosceranno la storia della genesi di Lolita, classico di Stanley Kubrick, portato al cinema nell’ormai lontano ’62. Il film fu tratto dall’omonimo e controverso romanzo di Vladimir Nabokov, incentrato sull’ossessione di un quarantenne, tale Humbert Humbert (sì, Humbert per due volte), per la “ninfetta” Dolores Haze, detta Lolita. Una pellicola che a causa della censura subì numerose castrazioni, perdendo forse in parte lo spirito del libro (anche se rimangono un cast eccellente, una regia e una fotografia impeccabili). Ne ’97, Adrian Lyne pensò a un remake del film, senza stavolta risparmiare l’elemento erotico fra i due protagonisti e mettendo in scena, tutto sommato, un buon prodotto cinematografico (l’eleganza del film di Kubrick, comunque, rimase ineguagliabile).

 

Quello che non tutti forse sanno è che Nabokov partecipò attivamente alla stesura della sceneggiatura, anche se poi la sua versione venne ampiamente tagliata dal regista (in effetti, si trattava di un corposo manoscritto di quasi 400 pagine, lungo quasi quanto il romanzo stesso). Il risultato finale non soddisfò lo scrittore, che alla prima del lungometraggio ammise che del suo romanzo era rimasto ben poco. Tuttavia, nella successiva prefazione alla pubblicazione della sua sceneggiatura nel ’74, ammise anche che le parti elaborate da Kubrick erano «pertinenti e deliziose»  e che scene «come l’uccisione di Quilty o la morte di Charlotte Haze erano dei capolavori».

 

Di seguito vi proponiamo alcune delle note redatte da Nabokov sulla sceneggiatura di Lolita, messe a disposizione sul sito di Vice (ecco il link al pezzo completo). Gli inserti e le parti cancellate presenti in questi fogli non sono poi rintracciabili nel testo della sceneggiatura pubblicata (in Italia da Bompiani):

 

 

 

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