In libreria una nuova traduzione de “Il giovane Holden”

Il giovane Holden è di certo il romanzo più conosciuto di J.D. Salinger. Il protagonista del romanzo è un sedicenne americano, che proviene da una famiglia benestante. Insomma, un ragazzo dalle prospettive future rosee, se non fosse appena stato cacciato dal college, per il suo atteggiamento lavativo. Se ne torna a New York non senza prima avere avuto dei contrasti con un professore e alcuni compagni. Nemmeno il ritorno in città si rivelerà semplice, anzi: Holden si troverà progressivamente sempre più estraniato dal mondo e dalla sua famiglia.

Parliamo di quest’opera perché è appena uscita una nuova traduzione, di Matteo Colombo, a più di cinquant’anni dalla prima. Ernesto Franco di Einaudi ha detto: «Le traduzioni invecchiano a differenza della lingua dell’opera d’arte, che può solo diventare antica. Perché Il giovane Holden in traduzione non può parlare alle nuove generazioni con la lingua dei nonni. Perché aver cura dei libri e degli autori significa star loro incessantemente accanto con un lavoro editoriale interminabile e instancabile. Perché l’autore si mette in cammino verso il linguaggio del lettore e il lettore verso quello dell’autore. E solo in questo viaggio c’è vera traduzione. Perché la traduzione perfetta è l’utopia necessaria e dunque mai raggiunta che, forse piú di ogni altro lavoro dell’intelligenza, ci consente di non distogliere mai l’attenzione dal cuore dell’opera».


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