Oscar Wilde – Il ritratto di Dorian Gray

Protagonista di un romanzo dai richiami squisitamente faustiani, Dorian Gray è senz’altro uno dei caratteri più noti, complessi e affascinanti nella storia della letteratura, al pari del suo autore, il controverso Oscar Wilde.

Libro sull’arte per l’arte, sul culto assoluto della bellezza, secondo la migliore tradizione estetista, di cui Wilde faceva parte, Il ritratto di Dorian Gray ha luogo in una Londra vittoriana, dove vive il bellissimo Dorian, il quale riceve in dono da un amico pittore, Basil Hallward, un suo ritratto, che lo rappresenta nel pieno della gioventù. Dorian non può fare a meno di ammirare quel dipinto, sempre fresco e affascinante, mentre lui, come ogni essere umano, è destinato a invecchiare e avvizzire. Così, stipula una sorta di patto con il diavolo, solo che, mentre Faust a Mefistofele chiedeva la somma conoscenza, Dorian Gray supplica l’eterna giovinezza e che gli anni, insieme ai suoi peccati, vengano assorbiti dal quadro.

La corruzione morale diventa intima amica di Gray, che nasconde il ritratto per non vederlo diventare ogni giorno sempre più ripugnante. Questo finché la vista del suo volto deturpato, raggrinzito e malvagio non gli provoca un moto di coscienza troppo forte, spingendolo a squarciare la tela con un coltello.

Sprezzante della morale borghese tipica del suo tempo, Wilde ha vissuto una vita intera all’insegna dell’anticonformismo, critico nei confronti dei canoni etici imposti dalla società, concependo la sua esistenza come una lunga e sontuosa celebrazione del bello e della joie de vivre. La vita stessa venne sentita come un’enorme opera d’arte, per cui è quest’ultima, l’arte, a governare le leggi della prima e non il contrario. Dorian Gray è una sorta di Wilde letterario spinto sino alle estreme conseguenze, perché se nello scrittore il culto del Bello è sinonimo di cura della persona, soddisfazione del proprio piacere, disinibizione, nel caso del personaggio fittizio il tutto si risolve nel crimine.

Nel romanzo, la parte di Mefistofele è affidata all’amico Henry Wotton, che, più o meno inconsciamente, fa notare a Dorian Gray la sua luminosa bellezza, evidenziando poi che questa è destinata a sfiorire con il tempo («possedete una splendida giovinezza e la giovinezza è l’unica cosa degna di esser posseduta»). Non è saggio, dice Wotton, «sprecare l’oro dei vostri giorni dando ascolto a gente noiosa»: Dorian Gray ne deve approfittare, perché quante cose può fare con quell’aspetto! Tipo far innamorare di sé una fragile attrice, la quale, dopo essere stata rifiutata da Gray, opta per il suicidio; oppure l’omicidio dell’amico Basil, inorridito di fronte alla sua opera mutata a favore dell’eterna giovinezza di Dorian, che, a sua volta, lo accusa, in quanto autore del dipinto, della sua discesa all’Inferno. In realtà, a Dorian sfugge che si può scappare da tutto, anche dal quadro nascosto in soffitta, ma mai da se stessi e dalle proprie colpe.

ISBN
9788807900587
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