Carlo Verdone: «La grande bellezza capito di più all'estero»

Nel discorso di ieri agli Oscar, in cui ha trionfato con La grande bellezza, Paolo Sorrentino ha ringraziato un po’ tutti: la produzione, la famiglia, i suoi “ispiratori” Martin Scorsese, Federico Fellini, Talking Heads e Maradona e gli interpreti. Accanto a lui c’era il protagonista de La grande bellezza, il grande Toni Servillo, ma non vanno dimenticati anche tutti gli altri, a cominciare da Carlo Verdone e Sabrina Ferilli, che nel film ricoprono due ruoli principali. 

«Questo film è stato compreso nella sua bellezza e nella sua drammaticità meglio all’estero che in Italia ed è questo che ha fatto la differenza», ha commentato Verdone all‘Adnkronos. «Hanno capito la potenza di immagini che ha Sorrentino, sorretta dalla bellezza di Roma, che è una scenografia per raccontare un’umanità senza futuro, senza orizzonte», ha proseguito l’attore. «Il film di Sorrentino è un film sulla solitudine, anche molto spirituale. Un film sul dramma umano, che non è solo italiano ma di tutto il mondo occidentale».

Verdone, che non era a Los Angeles, ha confessato di non aver seguito la diretta degli Oscar: «Ho dormito. Poi alle 7:30 mi sono svegliato, ho guardato su internet la notizia e ho telefonato a Paolo. Per la prima volta l’ho sentito umano perché di solito è glaciale. Mi ha detto: “questo successo è di tutto il cast, è di tutti voi. Io non avrei potuto far nulla se ognuno di voi non mi avesse dato l’apporto”. È stato affettuoso con tutti».

L’Oscar, per Verdone, è una grande soddisfazione, «perché io faccio commedie e per me questo era il primo film drammatico». Più in generale, «l‘Italia aveva bisogno di una grande finestra internazionale, e sono felice che sia arrivata con la cultura visto che non ce la facciamo con l’economia. Quello ricevuto da Sorrentino è un premio che aiuta l’industria, dà credibilità, almeno sul piano artistico, all’Italia e sicuramente aiuterà tutti i produttori a trovare più coraggio».

 

A Los Angeles, accanto a Sorrentino, non c’era nemmeno Sabrina Ferilli, che nel film interpreta Ramona, una spogliarellista afflitta da una grave malattia. «La notte scorsa ho messo la sveglia alle 3 ed ho esultato al momento della proclamazione dell’Oscar a La grande bellezza, inutile dire che è stata una grande emozione. Con Sorrentino ci siamo messaggiati, ci siamo complimentati a vicenda».

«Mi dispiace di non aver potuto partecipare alla cerimonia ma non potevo esserci», ha spiegato l’attrice ad Adnkronos, in questi giorni a teatro con lo spettacolo Signori…le patè de la maison, dal film francese Le prenom. Il personaggio di Ramona, ha raccontato l’attrice, è «in assoluto quello più lontano da tutti gli altri che ho interpretato, tutti solari e pieni di passione quanto questo è malinconico e introverso, con dentro il segreto di una malattia. Debbo ringraziare Sorrentino per aver capito che avevo dentro anche quelle coloriture: la fortuna di un attore è proprio trovare un regista capace di fargli dare il meglio, qualcosa che prima di esprimerla neanche sapevi di avere», ha concluso la Ferilli.

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