Vivace scambio di opinioni (a distanza) tra Moby e Thom Yorke. Tutto è nato dalle recenti prese di posizione del frontman dei Radiohead contro Spotify, accusato di sfruttare i giovani artisti. «Adoro Thom Yorke – ha spiegato Moby in un’intervista a Mashable – ma quando lo sento lamentarsi di Spotify, mi viene da dire “sei come uno di quei vecchi che urlano ai treni veloci”. Amo qualsiasi cosa dia la possibilità alla gente di avere più musica nella propria vita».
Yorke ha affidato la sua risposta a Twitter: «Sono un quarantacinquenne luddista e ne sono orgoglioso… yawn». Di recente, anche David Byrne si è scagliato contro Spotify, togliendo buona parte del proprio catalogo: «Internet succhierà tutta la creatività dalla musica fino a che non ne rimarrà nulla», ha scritto in un editoriale sul Guardian il musicista.