In concorso, in “Alice nella città”, anche lo svedese Nobody owns me (Mig äger ingen) di Kjell-Åke Andersson.
Subito dopo il divorzio dei genitori, Lisa rimane a vivere con il padre alcolizzato. Il loro rapporto diventa ogni giorno più forte, finché Lisa, ormai cresciuta, si ritrova a combattere tra la vergogna per la condizione paterna e il rapporto d’affetto che la lega al genitore: «Nobody owns me è una profonda e toccante dichiarazione d’amore incondizionato. La promessa di battersi per tutto ciò che è giusto».