Durante una lezione all’Onu, Umberto Eco (in questi giorni in libreria con Storia delle terre e dei luoghi leggendari) si è scagliato contro la denigrazione della cultura nel Belpaese.
Il semiologo ha affermato che non è la cultura ad essere un ambito poco redditizio, quanto piuttosto è l’Italia ad essere un paese che non è in grado di valorizzarne le potenzialità.
Riferendosi all’istruzione e alla ricerca, Eco – che si è auto-definito un “ottimista tragico” – ha sostenuto: «Stiamo usando male le nostre risorse. Qualcuno è andato a dire che con la cultura non si mangia, quando ci sono Paesi, come la Francia, che invece ci mangiano tantissimo».